Amaronauta, il “profumo del mondo” dal sapore agrumato secondo la piemontese Liquori Bureau
Evocazioni letterarie da romanzo avventuroso, sollecitazioni illuministiche sul senso della scoperta, invito alla contaminazione culturale, dirompenti applicazioni etiche sul concetto di mondo unito, tutto concentrato in un unico prodotto, Amaronauta, elisir della libertà organolettica in cui ogni componente rappresenta un continente diverso: è il progetto ambizioso e visionario della piemontese Liquori Bureau tradotto in un prodotto capace di mantenere aspettative altissime.
Il carico di valori di questo progetto è ricco quanto il suo corredo aromatico, come dimostrano le dichiarazioni d’intenti contenute nel sito del produttore, dove si legge che Amaronauta, definito “essenza mediterranea spirito internazionale”, simboleggia “il fascino millenario della ricerca e dell’esplorazione dei confini del mondo e dei prodotti che quei luoghi offrono, un tempo accessibili solo grazie all’intraprendenza di temerari commercianti”.
Infatti il prodotto è composto da una selezione di botaniche provenienti da tutti i continenti che convergono verso il luogo della sua creazione, il basso Piemonte, una terra “storicamente caratterizzata dal passaggio di mercanti in viaggio tra il Porto di Genova e le città del Nord Italia: questi viaggiatori hanno contribuito a importare e diffondere localmente prodotti rari come gli agrumi ed esotici come il cacao, lo zenzero e il rabarbaro; Liquori Bureau seleziona queste botaniche e, arricchendole con radici locali come la genziana alpina, le reinterpreta in un amaro dallo spirito contemporaneo pensato per gli avventurieri dei giorni nostri”.
Un viaggio realizzativo lungo oltre tre mesi durante i quali “ogni botanica viene lavorata separatamente in infusione idroalcolica a temperatura ambiente per favorire l’estrazione degli olii essenziali senza alterare le proteine: il risultato è un liquore totalmente naturale che non fa utilizzo di coloranti o aromi artificiali, dal caratteristico colore giallo paglierino brillante ottenuto con doppio filtraggio a cellulosa”.
Tutto questo per riprodurre “il profumo del mondo”.
Ambizione e competenza di Amaronauta sono in dote a Liquori Bureau, azienda piemontese “nata nel 2020 che trae ispirazione da una tradizione famigliare risalente al XVIII secolo: la sua sede attuale, un tempo parte di una canonica, ha storicamente offerto riposo e ristoro a commercianti e militari, trovandosi proprio al di fuori delle antiche mura, ormai in gran parte distrutte, di Frugarolo, piccolo paese in provincia di Alessandria”.
Proprio in questa affascinante sede “il ritrovamento nella cantina della casa di alcune bottiglie farmaceutiche conservate in una particolare stoffa, conosciuta come bure – termine d’oltralpe che richiama la passata dominazione francese dell’area – ha suscitato la passione per la lavorazione dei liquori: così, quella casa un tempo abitata dall’Arciprete è oggi la sede, il bureau, di Liquori Bureau”.
Degustando Amaronauta al naso si avverte subito una certa prevalenza del tono chinato, con gli agrumi disposti in sottofondo innervati di spezie orientali e a legare tutto un’impronta balsamica.
L’ingresso al palato rivela note di caramello e carruba, prima che emergano evocazioni di arancia, mandarino verde, yuzu e pompia candita.
Il finale è all’insegna di una dolcezza persistente con richiamo alla cotognata, la quale quando tende a essere sciropposa rimane comunque sempre bilanciata e soprattutto gradevolissima.
La componente amaricante non è mai invadente, bensì aggiunge complessità a ogni sorso.
A raccontarci maggiori dettagli su Amaronauta è il suo fautore, Michelangelo Buzzi, nel video sottostante.
Info: https://liquoribureau.com/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/prodotti/scheda/amaronauta-dipiburam/