L’antico convento nascosto nell’Hotel San Francesco al Monte di Napoli
Un antico convento del ’500 incorporato in un hotel straripante di opere di importanti esponenti dell’arte contemporanea. Questa “storia antica che affonda le sue radici nel cuore della montagna” si svolge al civico 328 di corso Vittorio Emanuele a Napoli, dove ha sede l’Hotel San Francesco al Monte, frutto di un progetto di risanamento e conversione dell’ala sinistra dell’antico convento di Santa Lucia al Monte, curato dell’architetto Luciano Raffin.
“Il monastero risale al XVI secolo ed ebbe origine da una prima unica cella che Frate Agostino da Miglionico dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, detti anche Barbanti per la loro fluente barba, scavò nel fianco della collina di San Martino, in un’area isolata detta la montagna” racconta il sito della struttura.
“Nel progetto di adattamento dell’antico convento sono stati preservati con sapienza ambienti suggestivi e artisticamente rilevanti quali la Cappella di San Giovan Giuseppe della Croce, santo patrono di Ischia, la Sala del Forno e il Refettorio affrescato”…
… “è possibile ammirare frammenti di affreschi, antiche maioliche e decorazioni in ogni angolo dell’hotel”.
Si sono svolti pure pezzi di storia tra queste stanze, tra le quali si trova “anche la cella dove Giovan Giuseppe della Croce visse gli ultimi dodici anni della sua vita”, per poi essere “ricordato per il miracolo delle albicocche che intorno a lui crescevano anche durante l’inverno” che condusse alla sua beatificazione nel 1789.
E’ proprio su una traccia della vicenda di San Giovanni Giuseppe della Croce che si concentra il volume Napoli insolita e segreta edito da JonGlez, parlando del Sedile della Cappella di Santa Lucia al Monte, in legno, sul quale “il religioso si sedeva per pregare” e dove nacque la leggenda del citato “miracolo delle albicocche”.
All’indomani di quella beatificazione del 1789 “la sedia divenne oggetto di culto e si cominciò a credere che avesse il potere di proteggere le donne incinte che vi si sedevano”.
L’hotel offre anche altri angoli suggestivi…
… tra piccole cappelle, affreschi, cunicoli scavati nel tufo.
Fino a giungere a una terrazza che consente una delle panoramiche più belle della città di Napoli.
Anche camminare tra i corridoi e i vari ambienti regala continui sussulti, visto che dalle pareti si affacciano svariate opere di pregio…
… con firme importanti come quelle di Renato Barisani, Vettor Pisani, Gianni Pisani, Robert Rauschenberg, Maurizio Elettrico, Hermann Nitsch.
Ci siamo fatti guidare alla scoperta di questo luogo singolare da Valerio Ceva Grimaldi che ha firmato il volume della JonGlez con Maria Franchini.
Info: www.sanfrancescoalmonte.it