L’archivio degli Innocenti, sei secoli di storie dell’infanzia a Firenze
Seicento anni di storie con ben mezzo milione di protagonisti: è l’immenso patrimonio di vicende umane contenuto nell’archivio dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, secolare ricovero dei bambini della città.
E’ dal ’400 che transitano da qui giovani vite in difficoltà in cerca di una nuova possibilità. Vite ai loro albori deposte in una pila o abbandonate in una finestra ferrata nel cuore di piazza della Santissima Annunziata e da lì amorevolmente raccolte da chi con amore si sarebbe occupato di loro.
Secoli di storie dolorose ma anche a lieto fine, quando l’affido donava una nuova vita serena a quei fanciulli rimasti senza genitori in grado di curarli.
Di questi passaggi è stato serbato un ricordo. Per iscritto. Perché dei bambini passati da qui si è registrato l’arrivo, documentata la permanenza, raccontata l’evoluzione della vicenda umana.
Un immenso romanzo civile fatto di storie vere, di dignità tutelata o restituita. “La raccolta documentaria, che costituisce l’Archivio Storico dell’Istituto degli Innocenti, rappresenta un patrimonio unico nel suo genere per completezza cronologica e varietà di contenuti” spiegano sul sito dell’istituzione.
Ricchezza costituita da ben 13551 unità che “testimonia la vita dell’antico Ospedale a partire dalla sua edificazione e quella di innumerevoli altri enti, famiglie e personaggi la cui memoria scritta pervenne, con i loro patrimoni, agli Innocenti nel corso dei secoli”.
Tra le serie documentarie di notevole rilievo per la storia dell’Ospedale e per quella della sua attività assistenziale, ci sono proprio i registri di Balie e bambini (1445-1950), “testimonianti la continuità dell’attenzione ai bisogni dell’infanzia nel corso dei secoli e attraverso le varie forme di governo istituzionale”.
Intorno ai documenti che custodiscono gelosamente queste storie, si sviluppa la preziosa attività della più antica istituzione pubblica italiana dedicata alla tutela dei bambini.
Ce la racconta la presidente Alessandra Maggi.
Info: www.istitutodeglinnocenti.it