Armosa: il rapporto millenario tra vino e territorio a Scicli
In pochi si erano accorti che Scicli non avesse un suo vino, circondata com’è da cantine di prestigio a un tiro di schioppo, in un’area che comprende le vicine Chiaramonte Gulfi (Gulfi), Ispica (Riofavara) e Comiso (Avide), per spingersi fino a Noto (Marabino).
In tanti invece stanno cominciando ad accorgersi della presenza di una cantina nel territorio che sta facendo parlare di Scicli anche per i prodotti enologici di pregio. Si chiama Armosa e ha vigneti e cantina in contrada Pezza Fillippa.
Il riferimento al territorio non è una forzatura giornalistica, visto che è la stessa azienda a sentirsene giustamente un vessillo, come dimostra la sezione del sito di Armosa che parla proprio di Scicli, “adagiata alla confluenza di tre valloni che hanno fortemente caratterizzato la sua vita attraverso i secoli, così come traspare dal reportage dello storico arabo Edrisi che nella prima metà del XII secolo esaltò la prosperità economica di Scicli con queste parole: “…la rocca di Siklah…Il paese prospera moltissimo: popolato, industre, circondato da una campagna abitata…[Qui godesi] ogni ben di Dio ed ogni più felice condizione: i giardini producono tutta sorte di frutte…… i poderi e i seminati sono fertilissimi ed eccellenti sopra tutt’altri; la campagna vasta e ferace: ed ogni cosa va per lo meglio in questo paese. I fiumi , abbondanti di acqua, muovono di molti molini”.
Ecco perché i citati valloni “costituiscono stilizzati il logo dell’azienda ArmosA”. L’azienda è nata infatti nel 2002 “con l’intento di riportare la coltivazione della vite da vino in un territorio fortemente vocato e di antica tradizione vinicola”.
Rigorosa nella conduzione, Armosa ha puntato decisamente sulle uve autoctone, una a bacca rossa e una a bacca bianca, vendemmiate manualmente e vinificate in purezza nella cantina di proprietà: si tratta del Nero d’Avola e del Moscato bianco.
Ci tengono a far notare come “le tecniche di cantina utilizzate cercano di ridurre gli interventi sul vino per conservarne al massimo l’integrità seguendo la filosofia per cui “il tempo lavori sul vino e non l’uomo””.
I vini prodotti sono i rossi Siclys e Curma, entrambi Nero d’Avola in purezza, quindi il Salipetrj, moscato bianco secco, cui si aggiunge la grappa di nero d’avola Ayn distillata da Giovi.
Il Siclys si presenta come il vino di maggior corpo dell’azienda. Prodotto in contrada piazza Filippa nella frazione di Donnalucata, in prossimità del mare, si fa riconoscere subito al naso, attraversa con eleganza il palato ghermendolo con la sua acidità che ammorbidisce i tannini, per poi regalare un pronunciato finale di frutti rossi che lascia una dolce sensazione in bocca.
Il Curma, anche questo un Nero d’Avola in purezza, si fa fatica a giudicarlo in maniera asettica se si viene messi al corrente dell’affascinante luogo in cui viene coltivata la vigna: sulla sabbia, in riva a quel mare che guarda l’Africa. Sarà suggestione, ma sembra di sentirla una nota di sapidità marina, mentre il suo passaggio trascina sulla lingua sensazioni speziate. E’ un vino che esprime tutto subito, accorciando il finale ma intensificando l’impatto immediato tra olfatto e gusto.
E’ il Salipetrj però il nostro preferito, un bianco di una personalità inaudita, fin dalla imponente gradazione, 14.0 % vol.. Il gusto è non meno perentorio del corpo: le uve di moscato bianco, coltivate in contrada Romito nella Valle dell’Irminio, donano una potenza aromatica che lascia senza fiato, arricchita da una gradevolissima misurata acidità. Un vino austero fin dai profumi che ammalia con il prezioso colore oro. Tra le migliori espressioni in assoluto di moscato secco di tutta la Sicilia.
Nel catalogo del Mercato dei Vini di quei Vignaioli Indipendenti di cui l’azienda fa parte, si legge che “Michele Mölgg e Gabriele Valerio, proprietari dell’azienda, sono fortemente convinti del legame millenario tra vitigno e territorio”. Proprio al mercato svoltosi a Piacenza abbiamo raccolto il racconto di uno dei due proprietari, Michele Mölgg, trentino folgorato dalla Sicilia.
Info: www.armosa.it