B.A.V., dal Veneziano le irresistibili birre che sanno di… birra
In un mondo birrario artigianale come quello italiano, ormai pervaso dall’endemica frenesia di stupire a ogni costo, appare rivoluzionario il giocare semplice del Birrificio Artigianale Veneziano. Dove la semplicità risiede negli ingredienti e non nelle qualità organolettiche delle birre che invece sono ricche e complesse.
Parliamo di semplicità delle materie prime perché questo birrificio di Martellago (Venezia) ha deciso di non cedere alla moda del verdoniano “famolo strano”, tirandosi fuori dalla gara all’utilizzo di ingredienti alieni di ogni tipo, un tempo sintomo di originalità ma che adesso sconfina nella stramberia fine a se stessa.
Le birre del B.A.V. non si allontanano dagli ingredienti base, acqua, malto e luppolo, più qualche cereale ospite ma sempre consono alla tradizione brassicola, raggiungendo vette di gusto stupefacenti.
E’ tale la bontà di queste birre da farci chiedere quale motivo ci sia di metterci altro dentro per aromatizzarle.
Basta assaggiare la più semplice e beverina di tutte, la Miss P, per rendersene conto: è una “Pils d’ispirazione tedesca, prodotta utilizzando lieviti a bassa fermentazione, malti tedeschi e luppoli in grado di conferire aromi erbacei e speziati” che nel bicchiere spande profumi inebrianti, facendo diventare il palato un prato fiorito.
Stessa entusiasmante facilità di beva per la Dritta, “Pale Ale d’ispirazione inglese, prodotta utilizzando lieviti ad alta fermentazione, malti tedeschi e luppoli che conferiscono aromi erbacei e fruttati”: restituisce la sensazione di camminare in un agrumeto, tra zagare in fiore.
Capolavoro assoluto la Strike, “India Pale Ale d’ispirazione americana prodotta utilizzando lieviti ad alta fermentazione, malti inglesi e luppoli americani e neozelandesi in grado di conferire aromi di frutta tropicale e agrumi”: di immensa freschezza, libera aromi con una tale suadente veemenza da farti chiudere gli occhi rapito mentre la degusti.
Tra le birre che richiedono maggiore meditazione, si fanno notare la delicatamente caramellosa Lump, “Bitter Ale d’ispirazione inglese prodotta utilizzando lieviti ad alta fermentazione, malti di tradizione inglese e luppoli in grado di conferire un amaro secco e pulito”, quindi la tostata Furia, “Scotch Ale d’ispirazione inglese, birra rossa doppio malto prodotta utilizzando lieviti ad alta fermentazione, malti tostati e poco luppolata”.
Per i piaceri estremi, ci sono la Dingo, “Oatmeal Stout d’ispirazione inglese, birra scura ad alta fermentazione, caratterizzata dall’uso di malti torrefatti che conferiscono profumi e gusti intensi”, in cui la potenza del cioccolato amaro e del caffè arabico si fonde in maniera elegante; quindi la Matrioska, compendio delle vette brassicole del birrificio, una “Russian Imperial Stout maturata in botti di whisky Ledaig per 5 mesi”, di elevato tenore alcolico (10%), “prodotta con malti base tedeschi e malti speciali inglesi come il Roasted Barley, Choccolate e Black”, capace di fare impazzire chi apprezza il whisky scozzese torbato.
Unica concessione a un ingrediente alieno è la Pimpi, con l’avvertenza che “non è la solita birra aromatizzata alla zucca”, bensì “una birra costruita intorno alla zucca”, la quale viene “stufata, caramellata e lavorata con passione”: in effetti questa “birra ad alta fermentazione aromatizzata con polpa di zucca, non pastorizzata, non filtrata e rifermentata in bottiglia”, una volta in bocca, non ti fa avvertire le note zuccherose solitamente rilasciate dalla zucca lavorata, bensì avverti il retrogusto dell’ortaggio giusto nel finale.
Commento a parte per la Bona Legge, autentica prodezza scaturita dal talento di Dario Bona, avvocato che per passione si è trasformato in maestro birraio: questa “birra d’ispirazione belga in stile saison” ad alta fermentazione, fatta di malto d’orzo, malto di segale, malto di frumento, luppolo e lievito, riesce a mettere insieme tutti gli stimoli sensoriali primari che una birra può offrire, miscelando miracolosamente il fruttato con il maltato, il vegetale con l’agrumato, lo speziato con l’amaro. Una delle più grandi birre italiane.
Abbiamo chiesto a Rudy Liotto, anima del Birrificio Artigianale Veneziano, di raccontarci tutte queste meraviglie da bere.
Info: www.bavsrl.it