Baroni di Pianogrillo, vini autoctoni da un antico feudo siciliano sui monti Iblei nel ragusano
Secoli di storia e di nobile lignaggio sono un’eredità così importante che la si avverte anche in una produzione agricola fondata su tali presupposti, come accade con la pluri-secolare attività della famiglia Piccione di Pianogrillo che pur essendo partita da un celebratissimo olio extravergine d’oliva oggi dà il nome anche a una delle più apprezzate cantine siciliane capace di farsi notare per il rispetto dell’identità del proprio territorio d’elezione situato a Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa.
Il titolare Lorenzo Piccione di Pianogrillo nel raccontare l’azienda parte col dire che “è un antico feudo siciliano, sui monti Iblei, a Chiaramonte Gulfi” appartenente ai baroni Piccione di Pianogrillo da secoli: vi si “produce olio extravergine di oliva di alta qualità, molto noto e, da qualche anno, anche vino, il tutto con metodo biologico”, su terreni calcareo argillosi a un’altezza media di circa 480m/slm con “notti fresche e ventilate anche in estate”, tutto questo “orientato alla salvaguardia della natura e al rispetto dell’ambiente naturale”.
Punto di riferimento, la casa che da secoli svetta sulla collina del Pianogrillo, definita “una vera manor siciliana, distesa tra cipressi e olivi saraceni, affacciata sulla piana dell’Acate, nell’antica contea di Modica e Chiaramonte: durante il medioevo torre d’avvistamento contro i pirati saraceni, fu trasformata nel 1700, in dimora padronale in stile ragusano, con cappella gentilizia e cantine interrate a volta tufacea”…
… “sorge in posizione panoramica al margine della zona archeologica di Akrillai, antichissimo insediamento neolitico dai contorni misteriosi e perduti nella notte dei tempi”.
Ancora oggi “a Pianogrillo restano antiche mole da olio in pietra lavica, risalenti al III secolo d.c. e, all’interno della stessa azienda, un’antica necropoli paleocristiana ubicata nella zona di San Nicola: fu antico feudo, per più di 300 anni, dei baroni Piccione di Grassura e del Molino d’Immezzo, originari di Acireale ma trasferiti al nord inseguendo le loro carriere, trasformato oggi in moderna azienda agricola da Lorenzo Piccione di Pianogrillo, ultimo discendente dei baroni, che si occupa della gestione, un siciliano di ritorno e di… rito ambrosiano…”.
L’azienda ha iniziato la produzione autonoma dei suoi vini nel 2014 “grazie anche ad una cantina rinnovata a volta tufacea che garantisce ideali condizioni” per la maturazione dei nettari tratti tutti da uve autoctone e territoriali quali Grillo, Nero d’Avola, Frappato, Grecanico e Carricante, mentre l’olio è ottenuto dalla cultivar locale Tonda Iblea.
Tra i vini tutti di forte personalità prodotti dalla cantina, ci piace partire dal Grecanico, fantastico vitigno nobilissimo e antico che meriterebbe decisamente maggior fama: magistrale l’interpretazione di Pianogrillo, con quei profumi erbacei e le note agrumate, nonché i gusti di mela dell’Etna, pera Coscia, miele di Eucalipto e limone Femminello di Siracusa.
Due versioni per il Grillo, quella base fresca e sapida che al naso regala zagara e alla bocca riserva pompelmo, cedro, pesca e intense note minerali, quindi il Flaneur che vira su un carattere ancora più salino aggiungendo sfumature fruttate di pera Williams e Annurca.
Due declinazioni anche per il Nero d’Avola, a partire dal sorprendente Dèracinè che incanta subito con un seducente bouquet di lampone per conquistare poi il palato con un forte carattere zuccherino dal quale emergono fragola caramellata e gelso nero.
Il Nero D’avola Otto invece pur confermando la fragola lascia avvertire maggiormente amarena e prugna, manifestando un carattere più terroso e perfino echi di funghi pure ipogei.
Un vero capolavoro il Frappato della casa che si annuncia con un favoloso bouquet di fragoline di bosco per proseguire in degustazione con sentori di lampone, corbezzolo, amarena in sciroppo e cioccolato bianco. Potentemente zuccherino e di intensa acidità, sfodera una beva spettacolare. Entusiasmante.
Nella versione Rosé Rosae il Frappato conferma i descrittori del precedente ma apre tutto lo spettro sensoriale verso una più spiccata freschezza e un fruttato maggiormente esplosivo, facendo così emergere qualche gradevole eco di erbe aromatiche.
Da citare infine un vanto aziendale come l’olio extravergine di oliva Particella 34 tratto dalla cultivar identitaria Tonda Iblea che riempie il naso di freschissimi profumi erbacei, mentre il palato avverte il pomodoro, un tocco di maggiorana e un retrogusto di frutta secca.
Di buona persistenza, ha (anche) il pregio di rispettare i cibi che condisce.
Nel video che segue, è proprio Lorenzo Piccione di Pianogrillo ad aggiungere informazioni e dettagli sulla sua produzione vitivinicola.
Info: http://www.pianogrillo.it/it/azienda
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/baroni-di-pianogrillo/