Base Tuono a Folgaria in Trentino, l’attualità dell’unico museo d’Europa in una base missilistica
E’ forse il museo più attuale del momento, quello che maggiormente può farci comprendere la fase storica che stiamo vivendo, consentendoci di entrare anche fisicamente all’interno del sistema bellico e mostrandocelo finalmente con lo sguardo oggettivo della scienza e della storia, liberandolo da ideologie manichee e moralismi populisti per restituirci la guerra e tutte le sue implicazioni nella loro essenza concreta: è Base Tuono a Folgaria in Trentino che ha trasformato una base missilistica attiva tra il 1966 e il 1978 per opporsi ad eventuali attacchi dei Paesi del Patto di Varsavia nella sola realtà espositiva del suo genere nel nostro continente, creando un gioiello imperdibile per il pubblico ma anche un modello per gli studiosi.
Presentandosi come “area museale unica in Europa dedicata al sistema NATO di difesa missilistica Nike-Hercules e alla Guerra Fredda”, spiega di esporre un’intera sezione di lancio composta da missili, bunker, carri elettronici, area di rilevamento radar, grazie ai quali è possibile affrontare tre passaggi storici: la Grande Guerra, il Secondo conflitto mondiale e la Guerra Fredda.
Tutto questo collocato a Passo Coe in cui “cippi solitari, tra pascoli e boschi, evocano antiche e violente vicende confinarie, gli scontri tra il Principato e la Repubblica di Venezia: un lungo muro di pietra segna quello che fu il confine nazionale tra Regno d’Italia e Impero d’Austria-Ungheria, tra il 1915 e il 1916 muro di guerra”, mentre Malga Zonta è un luogo simbolo della Resistenza.
Aiutato da un prezioso corredo di didascalie ricche nella narrazione storica ma per nulla pesanti per la comprensione dell’utente, grazie anche all’ausilio cognitivo di immagini e infografica, oltre alla traduzione in inglese…
… il visitatore si immerge letteralmente nei reali luoghi della base, tra radar e sistemi di intercettazione…
… missili datati ma ancora in perfetto stato dei quali è interessante conoscere la carica distruttiva per poi paragonarla a quella immensamente superiore delle armi omologhe di oggi…
… con la possibilità di accedere ai luoghi operativi delle azioni di difesa, come la sede mobile che contiene il computer digitale del sistema Nike…
… e la console dei comandi da dove veniva dato l’ordine di lancio dei missili, dispositivi che oggi definiremmo vintage ma straordinariamente evoluti al tempo del loro utilizzo…
… nonché l’opportunità di introdursi nel bunker della sezione lancio realizzato in cemento armato, angusto come si conviene, ma proprio per questo in grado di restituire le sensazioni di chi vi operava.
I passaggi tra parti interne e spazi esterni rende dinamica la visita e trasmette quasi l’idea della fibrillazione che poteva colpire gli operatori della base in caso di allarme, ricordando però come i curatori dell’allestimento sostengano il ruolo di garante della pace di questa base nata esclusivamente per difendere il nostro territorio da attacchi aerei e missilistici.
L’esposizione è in continuo fermento grazie al lavoro attento, sensibile e indefesso del curatore Maurizio Struffi che prevede una crescita dell’allestimento anche in termini quantitativi, con il possibile arrivo di nuovi reperti e quindi l’aggiunta di temi e approfondimenti.
La struttura si può visitare liberamente ma è fortemente consigliata la visita guidata di circa un’ora che dopo un’introduzione dedicata alla Guerra Fredda passa alla descrizione di questo sistema missilistico di difesa e in generale alla diffusione delle basi missilistiche con relativa funzione, entrando nel dettaglio delle varie operazioni possibili, dall’azione di rilevamento svolta da radar e carri elettronici alla strumentazione elettronica del tempo, fino all’emozione di osservare da vicino i missili ma anche uno splendido aereo F-104 Starfighter.
Privilegi dovuti all’intensa collaborazione al progetto museale da parte dell’Aeronautica Militare, la quale non si è limitata a fornire ambienti e reperti, ma anche un forte contributo all’attività di studio e divulgazione del museo, a sua volta scaturito dalle massime sensibilità intellettuali della zona che hanno intuito il valore culturale della base, salvandola dalla dismissione grazie al coinvolgimento del comune di Folgaria e della provincia autonoma di Trento, consegnandola così alla pedagogia collettiva, poiché sono tante le nozioni offerte dalla visita, in grado di arricchire la conoscenza dell’osservatore ma anche di stimolare riflessioni personali, aiutando nella formazione di un proprio punto di vista autonomo.
Info: https://www.basetuono.it/