Bianco, rosso e Verduno (CN): le bolle rosè dell’eclettico Pelaverga
Il Pelaverga di Verduno che prende il nome dal piccolo comune in provincia di Cuneo in cui viene prodotto, è uno dei più grandi tesori nascosti della cultura enoica italiana: autoctono originario di una porzione del territorio del cuneese in cui spadroneggiano i figli celebri del Nebbiolo, se ne sta umilmente in disparte, fiero e dignitoso come ogni buon piemontese, in attesa di essere scoperto dagli amanti dei vini non banali. Chi lo cerca e lo trova, viene premiato da vini cangianti che mollano gli ormeggi del già noto per trascinare in un mare aperto di percezioni gustative, tenute insieme dalla solida àncora dell’antico rapporto del vitigno con i terreni di nascita e le persone che li coltivano.
Le originali traiettorie organolettiche del Pelaverga di Verduno si esaltano una volta intrappolate nelle bollicine, pronte a esplodere tra bocca e naso. Lo dimostra un produttore attento e motivato come Castello di Verduno, il quale vinifica queste eclettiche uve sia in bianco che in rosso, entrambi fermi, operando poi una perfetta sintesi nel Brut Rosé S-ciopet, un rosato metodo classico che raccoglie tutte le ammalianti sfaccettature del multiforme Pelaverga, traducendone la complessità in puro alto godimento.
E’ frutto di una vinificazione tradizionale, con maturazione di venti mesi in bottiglia, raggiungendo un grado alcolico di 13,5%. Si porta dietro tutta la composta fresca acidità del vitigno, sul quale scorrono lievi delicati sentori fruttati e speziati, insieme a lontani ma sensibili echi tanninici.
Leggendo le note sul sito del distributore, l’encomiabile Proposta Vini, si capisce quanto profondo amore ci sia nella coltivazione e vinificazione di queste uve, cui vengono dedicate grandi attenzioni malgrado le piccole proporzioni che rappresenta in termini di commerciabilità, in confronto ai vitigni ben più noti del territorio in cui si trova, Barolo e Barbaresco: “una piccola perla enologica frutto del vitigno Pelaverga piccolo del quale l’azienda possiede il primo vigneto in purezza che sia stato impiantato nella zona di produzione”. Criteri fondamentali per l’azienda Castello di Verduno sono i vigneti curati “nel più scrupoloso rispetto dell’habitat circostante”, la “tutela del territorio come tramite indispensabile per la salvaguardia del prodotto”, quindi “il minor intervento possibile da parte dell’uomo”.
Per cogliere l’essenza del vitigno, Castello di Verduno mette in bottiglia il Basadone, Pelaverga in purezza rosso e fermo.
A testimonianza dell’onestà intellettuale del produttore, c’è il rifiuto dell’uso del legno, fondamentale per comprendere le autentiche caratteristiche nude e crude di un vitigno. Il Basadone quindi propone il Pelaverga dopo otto mesi di maturazione in acciaio e successivo affinamento in vetro: un atto di coraggio e di responsabilità verso gli amanti del vino vero. E’ così che possono innalzarsi profumi netti e non forzati, ricchi di spezie come di richiami alla terra. Al palato porta l’acidità che contraddistingue il vitigno, veicolo di rubicondi frutti spiritosi.
Un vino soave e unico, di magnifica placida personalità.
Ben curiosa la versione in Bianco Pelaverga Bellis dello stesso vitigno. Sei mesi di maturazione in acciaio allontanano i rimandi più consueti alle caratteristiche del Pelaverga Piccolo, per estrarne invece profumi e sapori accostabili alla frutta a polpa bianca più aromatica. Del vitigno rimane sempre la struttura di serena importanza.
Non a caso questo vino è stato inserito da Proposta Vini nella linea delle Dinamiche Interpretazioni, marchio che “segnala sperimentazioni e intuizioni di alcuni produttori in vigna e in cantina anche attraverso il recupero di pratiche tradizionali: i vini segnalati sono prodotti con tecniche indirizzate a un sempre maggior equilibrio tra il lavoro dell’uomo e la natura”.
Abbiamo chiesto di raccontarci queste bollicine di Pelaverga a chi vi si sta dedicando appassionatamente, Marcella Bianco del Castello di Verduno.
Info: www.propostavini.com
www.cantinecastellodiverduno.it