Bistrot Milano Centrale, per viaggiare anche da fermi
Da un po’ di tempo, c’è chi va in stazione non per prendere un treno, ma per viaggiare tra i sapori del territorio. Grazie al Bistrot Milano Centrale, proprietà di Autogrill, ma gestito da talenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, quindi area Slow Food.
Arredato con oggetti riciclati e materiali naturali, propone dimensione umana anche nel cibo, in buona parte lavorato in sede, davanti ai tuoi occhi.
La mattina di buon’ora si servono le prime colazioni. Di loro produzione ci sono dei croissant fragranti che (finalmente) non sanno di plastica.
Particolarità, il caffè viene fatto esclusivamente con la cuccuma, suggestiva caffettiera tipica napoletana di inizio ottocento che venne poi soppiantata dalla moka: fa una bevanda nera e profonda che profuma di Storia, senza cremine e orpelli, per veri appassionati.
A pranzo, eccellente la pasta all’uovo, trafilata al bronzo in giornata con il cuore dei grani dell’Oltrepò Pavese del Molino di Voghera. I Maccheroni curvi colpiscono per la persistenza gustativa e la gioia di masticarli, anche perché cucinati benissimo e mantecati alla perfezione con il gorgonzola.
Delicata e leggera la zuppa di cereali e legumi, la quale difetta soltanto per un lieve eccesso di sapidità. Interessante la selezione di salumi e formaggi, mentre la loro dichiarata “cucina di strada” propone anche i mondeghili nel cartoccio.
Sui binari si affaccia il banco delle richiestissime pizze, a lievitazione naturale come il buonissimo pane fatto da loro, soprattutto nella versione ai fichi: molto croccante fuori, compatto l’impasto, ben bilanciato l’incrocio di dolce e salato.
Da bere, vivamente consigliati i prodotti artigianali dell’Officina della Birra di Bresso: la rossa, per esempio, persistente e speziata, ha personalità, gusto perentorio e densità notevole, con un amaro bilanciato.
Anche se non dovete partire, portatevi lo stesso la valigia: ci sono tante delizie da acquistare.