Brut Rosè di Pojer e Sandri, metodo classico che matura in legno
Bollicine di montagna che evolvono a lungo in piccoli fusti di rovere: è la particolarità dello strepitoso Brut Rosè di Pojer e Sandri.
Una delizia da uve Pinot nero e Chardonnay che arriva al termine di una complessa maturazione: “i vini base rimangono sei mesi sul proprio lievito, con l’effetto della clessidra settimanalmente il vino va rimescolato; a primavera si passa alla rifermentazione in bottiglia”, mentre “la sboccatura si effettua a non meno di 18/24 mesi di permanenza sui lieviti”.
Al sorso si esprime con grande complessità, sviluppando intense sfumature che vanno dal sottobosco alle bacche aromatiche.
Ecco come lo racconta Mario Pojer.
Info: www.pojeresandri.it