Cagliari da bere e mangiare: l’identità sarda è nel piatto
Sabores di Cagliari, metà gastroculturale perfetta almeno fino a dicembre.
Marco Deidda (Ristorante Dal Corsaro, Viale Regina Margherita 28, www.stefanodeidda.it) è la cucina base, un oste che dal suo territorio prende ricette e materia prima: l’asino stufato e il cinghiale marinato, un maialino che si scioglie in bocca. Lonzino, salame al coltello e prosciutto di casa tagliato alto, culurgiones con patate e mentuccia, orto e pescato del giorno. Uva bianca da pasto da tornare bambini.
Non lontano, sempre alla Marina, abbiamo scoperto in Vico dei Mille un’enoteca negozio, Sapori di Sardegna (www.saborescagliari.com), e le sue selezioni di formaggi e salumi, vini e birra artigianale sarda.
Samuele Muscas è un divulgatore di biodiversità golosa, dai formaggi di nicchia, pecorino (Fiore sardo e affumicato), il caprino (una scoperta) e casizolu di Bidui, da Orgosolo all’Ogliastra.
La lombata di lonza, la pancetta di montagna e quella fatta vicino al mare, il lardo, la salsiccia e il guanciale. Scoprite il nero Cagnulari, le bottiglie eretiche di Dettori, la Malvasia e la birra Sabores (P.i.a.).
Secondo step nella città, all’Osteria del Doge, via Santa Croce 3. Tradizione moderna e stagionalità, il bue rosso (vitellone rosso brado) di Montiferru, pascoli di mirto, ginestrelle, asfodeli e camomille. In polpette della memoria, trippa o stracotto. Il maiale di Samassi, il cappero Selargino, lo Zafferano di San Gavino, le arselle di Santa Gilla. Minestra con la merca, morbidi ovuli e carnosi porcini. La Granglona (pecorino di Nulvi). Bovale in purezza Bragadìu di Fradiles.
L’apotesi del crudo è da Martinelli’s da Roberto, via Principe Amedeo 18. Il trionfo del giorno con tonno rosso e spada marinato, sarda marinate allo zafferano su pane carasau, una strepitosa tartare di ombrina con salicornia, le ostriche di Tortolì, i cannolicchi crudi, spaghetti bottarga, anche alla julienne, e peperoncino. Una murena in tranci fritta mai provata. Cantina all’altezza.
Per l’aperitivo, sulle mura vicino alla Torre dell’Elefante, il Caffè Libarium (Pagina Facebook), al mattino dolci da urlo. In centro lo storico Svizzero, oasi di lettura e sapori (parigina imperdibile).
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 17 ottobre 2015.