Il Campanile di Giotto, ritmo della civiltà fiorentina
Giotto l’ha iniziata nel 1334, ma furono poi necessari gli interventi di Andrea Pisano e di Francesco Talenti, prima che venisse ultimata venticinque anni dopo.
Ce ne è voluto di impegno per realizzare la torre campanaria di Santa Maria del Fiore, prima che spiccasse tra i simboli iconografici della città di Firenze.
Considerevole la quantità ma soprattutto il prestigio delle opere scultoree che la adornano, tra le cui firme vanno citati Donatello e Luca Della Robbia. Opere che raccontano origine e sviluppo del genere umano, le sua attività e l’ingegno, come il cosmo in cui si trova immerso. Immancabili ovviamente i temi teologici.
Destinato a imporsi nell’immaginario per l’insolita posizione e l’imponenza, i rintocchi delle sue campane scandiscono da secoli il respiro della civiltà fiorentina.
Bruno Santi, consigliere dell’Opera di Santa Maria del Fiore, spiega l’intervento di Giotto anche con l’eclettismo creativo tipico dell’epoca della costruzione del Campanile.
Info: www.ilgrandemuseodelduomo.it