Il Canarin, ristorante su palafitta sulle acque di Porto Tolle (RO)
Un mirabile esempio di come si possa unire il godimento ludico con il rispetto della Natura e la valorizzazione di un territorio: è simboleggiato dal Canarin, amatissimo locale di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, nel cuore del Delta del Po.
Già raggiungere la sua sede in via Isonzo 47 carica il cuore di aspettative, poiché si fende un paesaggio di rara bellezza, il quale sfocia letteralmente nella stupefacente bellezza della struttura, un’autentica palafitta che si specchia sulle acque del Polesine.
Malgrado l’imponenza e l’estensione, il locale si armonizza magnificamente con l’ambiente circostante, grazie al sapiente uso del legno e all’uso di cromatismi congrui che rendono la sua presenza per nulla invasiva.
Fuori biancheggia fondendosi con la luce solare, mentre dentro ricorda la prossimità del mare e il suo corredo cromatico dettato dall’iconografia che sa di salsedine.
A ricordare la vocazione marittima, anche la presenza di “colorate barche ormeggiate tutto intorno, pronte a condurvi in gite indimenticabili, tramonti che vi lasceranno senza fiato, per assaporare non solo una gustosa cucina, ma vivere un’emozione senza tempo”.
Cotanta meraviglia è frutto del “sogno nel cassetto” di Gino e Piero che fin da ragazzini desideravano gestire un ristorante, rendendolo realtà nel 2003.
Il nome Canarin “è un tributo alle piccole cannette che emergono dall’acqua”.
All’inizio il locale era concentrato “a soddisfare le colazioni per i pescatori che quotidianamente popolano le lagune della sacca del Canarin, in cerca di vongole”, fino alla svolta quando iniziano a introdurre anche i pranzi e le cene, baciata da un successo immediato.
L’ultima evoluzione del Canarin vede la partecipazione di Franco Zanellato, “nipote della famosa prima locandiera del Polesine Blandina Ermenegilda Bergantin Zanellato”, nonché la nuova e attuale strutturazione della palafitta, “completamente rivisitata, moderna, bio, grazie ad un sapiente lavoro di design”.
L’incanto del Canarin ha conquistato anche il mondo del cinema, tanto da essere stato una delle suggestive location del film mediometraggio La misura dell’infinito del registra teatrale e scrittore padovano Giancarlo Marinelli, realizzato grazie al progetto FSE denominato Futour, con l’autorizzazione della Regione Veneto e la produzione esecutiva del C.I.F.I.R., il Consorzio Industriale Formazione e Innovazione di Rovigo.
Lo slogan del locale che campeggia su Internet, “la cucina di casa, sul mare”, ben presenta la filosofia della cucina del Canarin.
Ne è manifesto l’antipasto della casa, incentrato su “seppia, polpo, gamberetti, sarda in saore, capasanta”, dove tutto si fa notare per la freschezza.
Ma se ci si trova qui non si può prescindere dall’assaggio di un guazzetto di quelle vongole locali famose in tutto il mondo…
… così come del guazzetto di cozze anch’esse parte dell’identità della zona: in entrambi i casi, la scarpetta è inevitabile, perché gli intingoli d’accompagnamento sono di irresistibile sapida ghiottoneria.
I gestori vantano come loro piatto forte “il gran fritto Canarin”, pertanto anche in questo caso non ci si può sottrarre dal richiederlo.
Qui è il pescato del giorno a dettare la composizione del piatto, su cui viene adagiato pesce di guizzante fragranza.
La frittura, leggerissima, rispetta anche le carni più delicate, con tutti i pesci che rimangono integri, anche quelli di più piccole dimensioni.
La golosità è al massimo ed è impossibile fare una classifica della specie più buona tra quelle presentate.
Lodevoli il Prosecco sfuso su tutte le portate e il sorbetto di fine pasto.
Nel video sottostante abbiamo messo insieme le immagini di questa indimenticabile esperienza.
Parlare con il gestore Gino Pizzoli ti fa comprendere la ragione di tanta eccellenza: una grande competenza supportata da immensa passione e sconfinato amore per questo territorio.
Ne è testimonianza l’intervista che abbiamo realizzato con lui che potete vedere qui di seguito.
Info: http://www.canarin.it/it/
Realizzato con il sostegno di C.I.F.I.R. – Consorzio Industriale Formazione e Innovazione Rovigo S.c.a.r.l.