Capri Bianco di Scala Fenicia, unico vino Doc prodotto da uve capresi
Il Capri Bianco di Scala Fenicia è una sineddoche enoica: in quanto unico vino Doc prodotto e imbottigliato sull’Isola, si assume la responsabilità di rappresentare un’intera tradizione e tutto lo spirito di un territorio. E lo fa in maniera convincente e appassionante.
Una storia che parte da lontano, poiché la vinificazione di questo vino “avviene in una cantina produttiva dal 1818 e prima d’allora utilizzata come frantoio”, dove ancora oggi si trova “un torchio per la pressatura delle uve del 1850”.
Le radici sono ancora più lontane, facendo riferimento agli antichi Romani, i quali “furono senza dubbio coloro che diedero all’isola il maggior impulso allo sviluppo architettonico”, di cui ha beneficiato anche Scala Fenicia, dato che la cantina nasce “all’interno di un’antica cisterna romana, parte di un sistema idrico del tutto simile e presumibilmente coevo a quello di Villa Jovis, la residenza caprese dell’imperatore Tiberio”.
Il Capri di Scala Fenicia è prodotto interamente sull’isola da uve Greco (50%), Biancolella (30%) e Falanghina (20%), vendemmiate manualmente: “forbici alla mano ci si arrampica sui pergolati e senza fretta si riempiono le cassette…”
… “che poi vengono trasportate a spalla in cantina”…
… il tutto sotto la supervisione di Gigino Esposito, il quale “ha vissuto a Capri tutta la sua vita senza mai allontanarsi dall’isola” e oggi mette a disposizione la sapienza accumulata lungo i decenni.
Il risultato è un vino di grande potere seduttivo, fin da quel profumo di cedro candito che ghermisce l’olfatto, proseguendo in bocca con un trionfo di acidità che ingolosisce la beva, sorprendendo con le carezze di albicocca e una sferzata aromatica di erbe officinali, fino a uno spiazzante retrogusto amaricante con suggestioni di linfa.
A parlarci di questo vino è Andrea Koch, nel video che segue.
Info: http://www.scalafenicia.com/
Distribuzione: http://www.