Casa dei Pontieri, il Museo Dino Gialdini di Boretto (RE)
Una struggente operazione di recupero, tutela e divulgazione della Memoria che commuove e illumina sul senso del patrimonio culturale delle piccole comunità: è quella messa in atto dal Museo Dino Gialdini di Boretto in provincia di Reggio Emilia, con la sua raccolta frutto dell’abnegazione di Romano Gialdini, figlio di quel Dino che è stato ultimo capo pontiere di uno storico quanto caratteristico ponte di barche sul Po.
Il museo espone soprattutto un ricco corredo di immagine dell’epopea di quel ponte e della vita che vi si è sviluppata intorno, insieme a reperti legati all’attività di attraversamento del fiume.
Sul sito ufficiale si racconta come “Il 26 luglio 1967 il vecchio ponte in chiatte cessava di svolgere il suo prezioso servizio e lasciava il posto al più moderno e funzionale ponte in cemento”, ma quelle chiatte “che per tanto tempo avevano collegato la sponda reggiana a quella mantovana” non potevano essere destinate all’oblio “per chi aveva vissuto la vita del ponte fin dall’origine”, come “Romano Gialdini figlio di Dino, ultimo capopontiere, nipote di Archimede, primo capopontiere e pontiere egli stesso”, poiché per egli “il ponte era parte integrante della sua vita e non poteva uscire dalla sua mente e dissolversi nel nulla”.
Per questa ragione quel ponte “Romano ha pensato di ricostruirselo dentro casa per viverlo e riviverlo come un tempo, giorno dopo giorno, e offrire a quanti desiderano ravvivare vecchi ricordi o scoprire angoli suggestivi del passato, la possibilità di soddisfare agevolmente il loro desiderio”.
Per farlo ha usato “immagini dei momenti più significativi della vita del ponte e un tratto del ponte stesso in scala 1:10”, collocandole in una “delle strutture collaterali al vecchio ponte”, in modo da trasmettere “l’attaccamento a un mondo che non è più” con la stessa passione “di chi lo ha voluto richiamare e mantenere vivo nella memoria”.
Interessante, sullo stesso sito, l’idea di creare un rudimentale “museo virtuale” che consente di vivere anche a distanza l’atmosfera di quello reale, con immagini dell’allestimento, come il plastico del vecchio ponte…
… un manichino con addosso la divisa del pontiere…
… e la raccolta di attrezzi da lavoro dei pontieri, molto preziosa anche sul piano antropologico.
Abbiamo avuto modo di filmare l’anima del progetto, Romano Gialdini, mentre racconta questo museo e illustra i ponti di barche sul Po: potete vederlo nel video qui sotto.
Info: http://www.albergodelpo.it/museogialdini/index.htm