Casa della Cultura di Palmi, dimora degli splendori della Calabria
Un gioiello della cultura italiana che meriterebbe di essere più amato dal pubblico e maggiormente valorizzato dalle istituzioni: è la Casa della Cultura Leonida Repaci, a Palmi, in provincia di Reggio Calabria.
Situata nella parte alta della città, in via Felice Battaglia, quartiere San Giorgio, in un’unica struttura polivalente concentra l’identità storica, antropologica e artistica della Calabria.
Una sineddoche socio-culturale di un’intera regione, raccontandone le origini arcaiche, i popoli che vi si sono succeduti, le tradizioni, il fermento creativo.
Intitolata allo scrittore Leonida Repaci, nativo di Palmi, la Casa comprende al suo interno diverse sezioni.
La più nota e giustamente celebrata è il Museo di Etnografia e Folklore, ricchissimo e ben organizzato compendio di oggetti di uso comune e meraviglie dell’artigianato del territorio…
… in grado di raccontare usi e costumi…
… superstizioni…
… iconografie apotropaiche…
… facendo scoprire strumenti musicali frutto del genio locale, come la bellissima lira calabrese, recuperata dall’oblio proprio grazie a questo museo…
… ma soprattutto tratteggiando la vita umile e laboriosa della gente di Calabria di un tempo.
Con la nostra telecamera abbiamo catturato qualche sensazione visiva di questa parte di allestimento.
Illuminante visitare subito dopo l’Antiquarium, scrigno ipogeo delle eccezionali vestigia dell’antica Taurianum e del territorio della Costa Viola…
… nonché di necropoli e reperti recuperati da naufragi avvenuti al largo del Lido di Palmi.
Sorprendente l’opulenza e il prestigio della Pinacoteca Leonida ed Albertina Repaci…
… con decine di opere di alto valore di Modigliani, Carracci, Manet, Guercino, Tintoretto, Fattori.
Splendidi i quadri di Guttuso presenti, avvincenti i carteggi esposti delle corrispondenze dello scrittore con grandi personalità.
Stimolante la Gipsoteca con le opere dello scultore Michele Guerrisi, di cui si fanno notare le statue a carattere bellico e quelle a tema efebico.
Considerevole anche la ricca Biblioteca comunale, gestita con infinita passione dalle persone che ci lavorano, la cui competenza e dedizione è testimoniata dall’ordine che vi regna e dal buon gusto con cui è stata allestita.
Completano l’offerta la raccolta di cimeli dei musicisti palmesi Francesco Cilea e Nicola Antonio Manfroce, nonché una sezione dell’Archivio di Stato.
Un complesso di entusiasmante ricchezza sotto ogni aspetto, tranne quello del numero dei visitatori e della sua promozione mediatica. Nel giorno della nostra visita, a inizio agosto, non c’era nessuno oltre noi: eppure le spiagge del territorio sono piene di turisti, quindi occorre capire perché la Casa non riesca ad attrarli.
Non si tratta di esposizioni complesse, al contrario, di materiali ben raccontati, in grado di affascinare anche un pubblico popolare.
Certo aiuterebbe molto se la Casa avesse un sito Internet proprio, invece di disporre soltanto di un piccolo spazio sul sito del Comune di Palmi, tra l’altro senza l’indicazione dell’indirizzo esatto per raggiungere la sede.
Un piccolo sforzo per valorizzare questa eccellenza culturale la meriterebbero sia la struttura in sé, quanto i dipendenti che la curano, la cui umanità e devozione alla propria missione ci hanno commossi.
Info: www.comune.palmi.rc.it