Casa Museo Pavarotti, l’intera vita di un mito come bene culturale nazionale
Una perfetta dimostrazione di come un mito della musica possa tradursi in bene culturale in grado di rappresentare un’intera nazione oltre che una disciplina creativa, trasformando tutta la propria esistenza in fenomeno intellettuale da studiare e perfino musealizzare: accade con la Casa Museo Luciano Pavarotti a Modena, autentica dimora del grandissimo cantante lirico e oggi allestimento molto visitato e apprezzato nella sede di Stradello Nava 6.
Questo è proprio il luogo che Pavarotti chiamava “casa”, infatti l’ha costruita “per accogliere gli amici, insegnare ai giovani cantanti e godersi la vita in famiglia”, supervisionando “il lavoro di architetti, falegnami e fabbri per costruire questa villa, un omaggio all’artigianato italiano, nella sua città natale di Modena”.
La struttura si inserisce nella tipologia espositiva in crescita della casa museo, spesso celebrativa di scrittori o pittori, mentre in questo caso deve confrontarsi non soltanto con un genere artistico ma anche con un gigante della comunicazione noto in tutto il mondo, con tutta la complessità che ne deriva, anche per il ruolo assunto da Pavarotti in ambito sociale e solidale, essendo stato latore di messaggi etici e protagonista di iniziative di enorme risonanza soprattutto sul tema della pace.
Come in ogni ricostruzione di un fenomeno culturale già divenuto storia, esso viene scandagliato attraverso reperti e testimonianze: spazio quindi alla sua collezione privata di cimeli…
… tra cui diversi stupendi costumi di scena, vere opere creative di elevatissima fattura…
… e i tanti premi di una carriera irripetibile, tappe di una lunga carriera, ma anche “eredità artistica e filantropica” di Pavarotti…
… il cui valore altamente simbolico è testimoniato dalle opere figurative che ha ispirato e lo vedono protagonista.
Per questo la gestione afferma che “ogni centimetro di questa casa riflette la personalità vibrante del suo proprietario: la luce calda riempie lo spazio, un’enorme finestra sul cielo illumina gli ambienti”…
… “che custodiscono foto, quadri e lettere care di amici come Frank Sinatra, Bono e la Principessa Diana – mentre la cucina è gialla come il sole”.
Proprio la cucina è forse l’ambiente più emozionante, perché il tinello ci restituisce l’aspetto maggiormente intimo e domestico della casa…
… in cui si comprende il potente amore per la vita del Maestro, ma anche quello per le cose semplici e la convivialità…
… mentre la reale stanza da letto ci narra non soltanto delle sue ore di riposo ma anche del periodo in cui, immobilizzato dalla salute avversa, ha lottato per rimanere aggrappato alla vita: un commovente momento di verità che ci ricorda come dietro il mito c’è stato comunque un Uomo, per quanto speciale.
I supporti audiovisivi intanto trasmettono filmati con elegante discrezione, senza infastidire la contemplazione dell’osservatore…
… ma con l’intento di ricordare il dono miracoloso della voce ricevuto da Pavarotti, mentre vedere scorrere i volti delle star con cui ha collaborato ne sottolinea il successo gigantesco…
… e il nutritissimo patchwork di omaggi di ogni tipo ribadisce una volta per tutte cosa sia il concetto di icona nella nostra epoca.
L’allestimento evita il rischio di un effetto nostalgia attingendo invisibilmente ai criteri scientifici di un’esposizione quasi archeologica, rifiutando un ordine cronologico che risulterebbe stucchevole per affidarsi a una sorta di flusso di coscienza e a un effluvio di ricordi capaci di trasformarsi in emozione, sentimento che esplode quando l’immagine potenzialmente innocua dei suoi abiti disabitati ci fa invece comprendere quanto sia grande la sua assenza nel panorama odierno.
Una bella lezione su come sfuggire alla retorica della leggenda senza perdere nulla in termini di calore ed empatia.
Con un’iniziativa molto intelligente, la casa museo ha dato vita con un altro mito locale ma dei motori il Discover Ferrari & Pavarotti Land, definito “un programma per scoprire le magie della terra modenese, con i nostri shuttle o con il vostro mezzo privato”, percorso di un giorno per immergersi nel genius loci che prevede tappe anche in altri musei del territorio per conoscere soprattutto le eccellenze enogastronomiche di Modena e dintorni.
In questo modo Pavarotti continua a muovere interesse eternizzando la propria figura e al tempo stesso attirando continuo lustro sul nostro Paese.
Info: https://www.casamuseolucianopavarotti.it/