Casa Noha, “cancello d’ingresso” per visitare Matera
Un’esperienza da fare rigorosamente prima di iniziare a visitare Matera, perché Casa Noha può rappresentare un buon punto di partenza nella conoscenza della magnifica città lucana.
Consiste in un edificio paradigmatico dell’architettura materana dentro il quale si assiste a una visione diffusa del filmato I sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera, presentato come “un inedito e avvincente viaggio multimediale che narra il territorio da diverse prospettive: dall’architettura alla storia dell’arte, dall’archeologia alla storia del cinema”, ideato da Giovanni Carrada, il quale viene “proiettato su pareti, soffitti e pavimenti delle stanze”, offrendo “al visitatore una ricostruzione completa della storia della città dalle origini a oggi”.
Per questo il video “si propone al visitatore come cancello d’ingresso alla città, ripercorrendone la storia grazie a un innovativo progetto di comunicazione”.
L’opera intende essere tanto pedagogica quanto evocativa, assemblando informazioni e suggestioni con una sintesi in grado di essere fruita da tutti, indipendentemente dal grado di erudizione.
La modalità di svolgimento dell’esperienza offerta da Casa Noha punta infatti sul pragmatismo divulgativo, poiché gli ambienti della struttura si visitano contemporaneamente al procedere della proiezione stessa.
La scelta di puntare a una comunicazione rapida e popolare poggia su solide basi culturali.
Infatti per il progetto sono stati arruolati validissimi intellettuali, tra i quali i due più apprezzati storici di Matera, Gianfranco Lionetti e Marco Pelosi, quindi l’impianto scientifico è inappuntabile.
Si concretizza così il ruolo di casa Noha quale porta d’ingresso e il valore del video come appetizer turistico e starter per la curiosità dei visitatori prima che si immergano tra vicoli e sassi di Matera.
La casa già di suo rappresenta un’abitazione di pregio storico donata al FAI dalle famiglie Fodale e Latorre nel 2004, collocata “a due passi dal Duomo, nella parte alta del Sasso Caveoso”: con una “struttura in tufo, i soffitti a volta, i delicati intagli e le cornici, l’edificio rappresenta un esempio di architettura privata dei Sassi”, divisa in “cinque ambienti interni, proprietà, un tempo, della nobile famiglia Noha”, di cui il Fondo Ambiente Italiano “ha realizzato un accurato restauro conservativo”.
Nel video che segue, alcuni appunti visivi della nostra permanenza a casa Noha.