Caseificio Busti, la via pisana all’arte casearia toscana
Esiste una declinazione pisana all’arte casearia toscana e lo dimostra il Caseificio Busti di Acciaiolo di Fauglia, attivo dal 1955 nel cuore della provincia di Pisa.
Sono stati Alessandro e Remo Busti, pastori originari dell’Alta Garfagnana, a iniziare “la loro attività di caseificazione nell’ottobre del 1955, a pochissima distanza dall’attuale sito produttivo di Acciaiolo, nel comune di Fauglia”, prodromi dell’azienda familiare adesso condotta da Stefano Busti insieme ai figli Marco e Benedetta “ancora oggi con gli stessi criteri di allora”.
La pisanità parte da un ingrediente caratterizzante come il sale proveniente dalle saline di Volterra, vicine al caseificio, nonché da prodotti che riportano orgogliosamente in etichetta tale identificazione: sono Acciaiolo Scodellato di Pura Pecora, Buon Pisano di Pura Pecora, Pecorino Transumanza a Latte Crudo, Marzolino Chianti delle Colline Pisane, Pecorino Chianti delle Colline Pisane, Pisanello di Pura Pecora, Fresco Sapore Chianti delle Colline Pisane e il Pecorino lo Scudo di Fauglia.
Naturalmente l’offerta, sempre all’insegna della lezione toscana, è molto più ampia e comprende anche I Freschi, come Baccellone Rettangolare o Tondo, le ricotte, formaggi teneri…
… e i tradizionali, quali caciotte, pecorini, formaggi morbidi…
… oltre a Selezioni (Pascoli di Pienza e Val d’Orcia, Pascoli di Siena Stagionato, Pecorino Toscano DOP, Pecorino Pascoli di Maremma, Pecorino del Parco a Latte Crudo), gli Speciali (Pecorino Busti Stagionato da Fosse Venturi, il notissimo Pecorino Roncione a Latte Crudo, il Caprino di Fauglia), accanto a prodotti biologici e altri a latte crudo anche aromatizzati.
L’approvvigionamento del latte coinvolge tutta la Toscana, con provenienza da pascoli collocati in Colline Pisane e Livornesi, ma anche Pienza, Val d’Orcia, costa tirrenica da Vada a Suvereto, zona del Parco di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, fino ad Alta Tuscia e Bassa Maremma.
La qualità della materia prima si avverte nei prodotti finali: sapori sempre intensi ma dotati anche di equilibrio, testimoniando la buona mano del casaro, dove la notevole solubilità si intreccia con sentori puliti che richiamano la natura e la buona alimentazione delle bestie, oltre a farsi veicolo di un certo sentimento del territorio.
Il forte senso di appartenenza territoriale si riflette nella produzione e produce anche certificazioni, come quella che sancisce l’adesione al progetto Latte di Pecora della nostra Terra: Tracciabilità e Rintracciabilità di Filiera nel settore lattiero caseario Toscano “promosso dalla Regione Toscana e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni del Lazio e Toscana, che ha visto l’implementazione di un Sistema di Rintracciabilità di Filiera”.
Ci siamo fatti illustrare questa attività da Chiara Ganino, nel video che segue.
Info: https://www.caseificiobusti.it/