Catacombe dell’isola greca di Milos, tra le tre più importanti nel mondo
Di Milos si sente parlare soprattutto per la stupefacente bellezza che le ha fatto conquistare il terzo posto in un sondaggio internazionale sulle isole più belle del mondo, ma questa perla delle Cicladi è in realtà anche uno scrigno di memorie archeologiche di immenso valore, come le Catacombe risalenti al I – V secolo, ritenute tra “le tre più importanti delle 74 scoperte nel mondo, insieme alle catacombe di Roma e della Terra Santa”, con l’ipotesi che siano perfino “più antiche di quelle di Roma”.
E’ certo invece che si tratti del “più importante monumento di culto paleocristiano di tutta la Grecia”, pur essendo “forse solo una piccola parte di una considerevole necropoli ai piedi del villaggio di Trypiti”, sito usato “dai primi cristiani prima come luogo di sepoltura e successivamente anche come luogo di culto e rifugio dopo la persecuzione dei Romani divenne molto diffuso”.
Gli scavi iniziarono nel 1843 ad opera del professor Ludwig Ross, ma tardivamente purtroppo, poiché il sito “era stato già saccheggiato dai tombaroli”.
Finora “sono state portate alla luce 3 sezioni, per una lunghezza totale di 183 metri in più passaggi: si stima che più di 2.000 cristiani furono sepolti nei 291 arcosoli e tombe a pavimento usate come tombe di famiglia contenenti 5-7 morti ciascuna”.
Attualmente “l’accesso al monumento è limitato alla camera principale della sezione B, alla Camera dei presbiteri (Anziani) e alla camera principale della sezione A, più una piccola sezione del passaggio a nord-ovest”.
Tra gli elementi più emozionanti per i visitatori, le iscrizioni sulle pareti “tra cui il Monogramma di Cristo e il simbolo cristiano ecumenico ΙΧΘΥΣ, cavità utilizzate per lampade e doni votivi ai defunti e un paio di tombe di bambini”.
Interessante la nota del sito ufficiale secondo la quale “ci sono ampie prove che la maggior parte dei primi convertiti al cristianesimo a Milo fossero ebrei: c’era una consistente comunità ebraica sull’isola, così come indicazioni che lo stesso San Paolo fosse naufragato a Milos mentre si recava ad Atene da Creta”; di conseguenza, quando San Paolo incontrò il proprio elemento etnico a Milos, secondo il professor Adolph von Deissman “i suoi insegnamenti caddero come un seme su un terreno fertile”.
L’immersione nei sotterranei crea nel visitatore una sensazione mistica, alimentata dalla vertigine dei cunicoli…
… un labirintico dedalo di pareti tufacee scavate dalla tensione religiosa della gente del tempo…
… in cui il passaggio sul terreno naturale accidentato è alleviato da semplici ma funzionali passerelle…
… mentre riemergere da tutto ciò dà davvero il senso di lasciarsi alle spalle una memoria funerea…
…. per farsi invece accecare dal sole vitale di questa stupenda isola greca, capace di infondere emozione positiva con i suoi panorami di squillante meraviglia.
Utilissime e ben leggibili le indicazioni introduttive…
… ricche di nozioni storiche e immagini esplicative.
Essenziali ma ben funzionanti i servizi al pubblico.
Non bastasse tutto il resto, già questo bene culturale varrebbe un viaggio alle radici della cultura mediterranea.
Info: http://www.catacombs.gr/