La Cattedrale di Santa Maria del Fiore: il vero Spirito di Firenze
L’8 settembre del 1296 viene benedetta la posa della prima pietra della cattedrale di Santa Maria del Fiore. Una pietra posta, non soltanto idealmente, sull’antica e primigenia cattedrale della città, Santa Reparata.
Tutto questo affinché il cuore antico di Firenze diventasse più grande, consona risposta alla crescita demografica e spirituale della città. C’è chi stima possa contenere fino a trentamila persone, quanto una città di medie dimensioni. E difatti ogni giorno un intero popolo di turisti, fedeli, studiosi e semplici curiosi cede al suo fascino.
Ci sono voluti centosettanta anni per realizzare compiutamente questa meraviglia policroma che si staglia nel centro pulsante di Firenze. Ci hanno lavorato Arnolfo di Cambio, Giotto, Francesco Talenti, Filippo Brunelleschi, Andrea del Verrocchio, ciascuno lasciando traccia del proprio genio.
Al suo completamento, oltre alla bellezza, colpisce la sua imponenza che nel ‘400 le fa guadagnare il titolo di chiesa più grande in Europa.
Il suo profilo rapisce lo sguardo, incanalandolo nelle linee di fuga che corrono lungo tutto il suo perimetro.
Il suo interno ribalta la magnificenza esterna, inondando il grande spazio con una sobrietà inattesa.
Fuori, una meraviglia quasi invadente: dentro, una bellezza nascosta, da cercare nei particolari, negli angoli, nei punti più distanti dallo sguardo puntato verso l’alto.
“L’aspetto quasi spoglio dell’interno di Santa Maria del Fiore corrisponde all’austero ideale spirituale della Firenze medievale e del primo Rinascimento; suggerisce in termini architettonici la spiritualità dei grandi riformatori della vita religiosa fiorentina” si legge sul sito Duomofirenze.it (www.duomofirenze.it).
Ecco come racconta la cattedrale Bruno Santi, consigliere dell’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze.
Info: www.ilgrandemuseodelduomo.it