Cimbrus Brut, bollicine trentine d’Autore da uva Lagarino Bianco
Nell’ambito dei Beni Culturali vengono giustamente celebrati come eroi il custode di museo che si immola per difendere un’area archeologia dalla barbarie del terrorismo, o i monuments man che salvarono opere d’arte dalle razzie dei criminali nazisti, o più di recente il direttore museale che si ferma a lavorare oltre l’orario previsto.
A questo novero di benemeriti andrebbe aggiunto un signore come Alfio Nicolodi, cui si deve il salvataggio di un bene culturale che ha la stessa dignità di un reperto archeologico, di un’opera d’arte o di un intero museo: un vitigno, antico e raro, trentino come lui, chiamato Lagarino Bianco.
Un vitigno che se oggi esiste ancora, lo si deve a lui. Lui che quindi ha salvato un pezzo di biodiversità mondiale e al tempo stesso di memoria locale.
“Era l’uva delle zone estreme dove le altre varierà resistevano con difficoltà al freddo invernale”, racconta il catalogo dei Vini dell’Angelo redatto da Proposta Vini, l’illuminato distributore che ha sostenuto insieme a Nicolodi il recupero e la valorizzazione di questo vitigno, inserito in tale progetto grazie al quale “sono state recuperate tutte le varietà d’uva presenti in Trentino (in maniera non estemporanea) fino alla Grande Guerra”, curandone “il reimpianto, la coltivazione, la vinificazione e la commercializzazione” (www.propostavini.com).
Note agrumate e alta capacità dissetante hanno spinto verso la spumantizzazione di quest’uva coltivata in quel paradiso chiamato Valle di Cembra, “sopra Meano, nei dintorni di Pergine e nella Valle del Sarca”, dove si arrivava a produrre 12.500 hl a fine Ottocento.
Nasce così il Cimbrus Brut Cembrani d’Autore, con affinamenti sui lieviti che “variano in base ai lotti di sboccatura partendo da un minimo di 56 mesi”. Mesi di evoluzione che rendono netti e potenti i sentori naturali dell’uva, senza eccedere in austerità.
Il Cimbrus Brut è uno spumante così ricco di implicazioni storiche e organolettiche da rientrare in ben tre delle tipologie di prodotto create da Proposta Vini: oltre al già citato progetto di recupero dei vitigni trentini prefilossera Vini dell’Angelo, anche Bollicine da Uve Italiane, quindi Vini Franchi.
Il vitivinicoltore Alfio Nicolodi dal 2000 a oggi si è distinto anche per altre azioni di reintegro di vitigni storici della Valle di Cembra, come la Schiava Grossa che nella sua produzione diventa un’ottima Schiava Nera con appassimento in pianta.
Abbiamo chiesto di raccontare davanti alla nostra telecamera storia antica e moderna del Lagarino Bianco e delle sue bollicine.
Info: www.propostavini.com