cioccolatItaliani, la dolcezza è una catena…
Quando si viene assaliti dalla voglia di dolcezza nella zona del Duomo di Milano, si punta dritto all’incrocio tra via Santa Radegonda e via San Raffaele.
Si varca la strada e ci si mette in fila da cioccolatItaliani (sic): a dispetto del nome, locale ricercato soprattutto per il gelato.
E’ una catena, ma si è presa la briga di inserire nello sterminato menu due importanti recuperi culturali. La Crema Bologna, antica ricetta del ’500, “uno dei primi gusti di gelato tradizionali a base di tuorlo d’uovo, latte, panna e bacche di vaniglia”: il giallo intenso alla vista si traduce in un gusto pastosamente ricco.
Il Theobroma invece è “il risultato di una ricerca bibliografica sul primo vero sorbetto al cioccolato che sia stato documentato su un ricettario napoletano, datato 1794”: di fondente purissimo, senza latte o panna, è un impasto freddo da masticare, con lentezza, per goderne l’ampia complessità sensoriale.
Per i meno interessati alle questioni culturali e più attenti invece alla gola, si segnalano le fontanelle da cui sgorgano in continuazione fiumi di cioccolato in crema di vari tipi. Viene usato per creare un cuore di cioccolato fuso alla base dei coni gelato.
Unico cattivo gusto presente in un locale pieno di prelibatezze è l’atteggiamento di una commessa piccolina con delle pose da star, la quale, forse in un eccesso di vanità (non giustificato dall’aspetto), si prende licenze con i clienti che la buona educazione e soprattutto la professionalità non consentirebbero, arrivando perfino a sfottere qualche avventore distratto.
Distrazione causata dalla ressa sempre presente nel locale e di cui sono vittime anche alcuni altri commessi, ogni tanto: quindi, invece di usare il sarcasmo, sarebbe più utile un po’ di comprensione reciproca.
Per fortuna alla fine interviene la dolcezza dei prodotti e così si esce sempre con un sorriso da cioccolatItaliani.
Info: www.cioccolatitaliani.it