Ciorba de burta: la zuppa di trippa della Romania
La comunità romena è la più corposa in Italia, come dimostrano gli scaffali dei supermercati che sempre più spesso propongono aree dedicate ai prodotti gastronomici provenienti da questa nazione dell’Est Europa ricca di tradizioni gustose.
Forte anche la presenza di piatti rumeni nel ricettario multietnico Musica e cucina dell’Orchestra multietnica Golfo Mistico della scuola media Quintino di Vona di Milano.
L’alunno Alexandru Bradatan ci propone la ricetta di una delle pietanze più famose della Romania, la Ciorba de burta, ovvero una zuppa di trippa.
La ricetta della Ciorba de burta.
Ingredienti per 4 persone:
300 g di trippe (miste: millefoglie, cuffia, rumine)
300 g di ossa di vitello con la cartilagine (oppure 300 g di carne da brodo)
Aromi per il brodo (1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla).
1 costa di sedano
1 cuore di sedano
3 carote
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
3 cucchiai di olio di oliva
100 ml di panna fresca
Peperoncino
Sale
Preparazione:
Preparate un brodo con le ossa (più tradizionale e economico) oppure con la carne e i soliti aromi (sedano, carota, cipolla). Se proprio non avete voglia di fare un brodo potete optare per il concentrato di carne o un preparato per brodo senza glutammato.
Lavate in abbondante acqua la trippa acquistata già precotta. Affettatela a listarelle sottili che poi taglierete in segmenti di circa tre centimetri di lunghezza, in modo che possano essere raccolte dai commensali con il cucchiaio.
Fate un trito con 1 costa di sedano, 1 carota, lo spicchio di aglio, il prezzemolo e la cipolla. Scaldate l’olio in un tegame possibilmente di terracotta e mettetevi ad appassire a fuoco basso il battuto di verdure.
Dopo una decina di minuti, aggiungete la trippa, salate, unite il peperoncino tritato e fate insaporire per cinque minuti. Quindi bagnate con il brodo di ossa. Durante gli ultimi quaranta minuti di cottura aggiungete 2 carote tagliate a rondelle e il cuore di sedano a rondelle. A fine cottura unite la panna fresca e prezzemolo tritato. Servite con fette di pane casereccio abbrustolito.
(grazie a Alexandru Bradatan, 2D, 2013)