Cittamani, l’indiano che mancava a Milano: la tradizione di Ritu Dalmia
L’indiano che ci mancava. Di livello, cultura, eleganza smart casuale.
Dopo Expo, una famosa chef e imprenditrice indiana sbarca a Milano per la sua prima apertura europea, il Cittamani. Ritu Dalmia, a capo di Diva Restaurant, sette ristoranti in India fra cui Diva Italian e The Cafe at ICC, con la società sudafricana Leeu Collection di Analjit Singh.
Di origini Marwari, Rajasthan, nata a Calcutta e cresciuta a Nuova Delhi, tradizione nord indiana, forti legami storici con l’Italia (da Angelo Paracucchi alle amiche di Alice, la sua famiglia importa i marmi di Carrara), famosa conduttrice tv per Italian Khama (Un Pasto Italiano).
Ha scelto i locali dell’ex Ristorante Verdi in piazza Mirabello a Brera, Design Restaurant, conto dai 50 euro in su (tutti i giorni dalle 12 alle 24).
Ci ho mangiato, bene, una cucina di tradizione: quella “della mia nonna” di strada a Mumbai. Ritu si è portata la squadra da New Delhi e la giovane Resident Chef Shivanjali Shankar.
Brigata multietnica, sommelier italiana che si è formata a Londra, carta dei vini di Bruna Ciciriello di Alice Restaurant.
Il Tiffin Box o Dabbas che abbiamo visto nel film Lunchbox, la schischetta “che le donne di casa fanno portare in bici a mariti e figli sul luogo di lavoro” in un contenitore verticale a piani separati, chiusi ermeticamente.
Il mio menu. Dall’aperitivo gli Arancini indiani con crema sambal (riso, lenticchie e verdure, spezie, formaggio filante nel cuore).
Pranzo. Naannini Aloo Katlangi, serviti con chutney di mango dolce, kachumber salad e raita.
Il pane naan è cotto nel forno tandoori (forno verticale alimentato a carbone), arrotolato e farcito con patate aromatizzate, lattuga e primo sale. Condito con olio e succo di limone.
La raita è una salsa a base di yogurt con barbabietola.
Tiffin Box con pane naan al burro già porzionato, fagiolini, riso allo zafferano, crema di gamberi e calamari.
Dosa, una crêpe con salsiccia e due salse: chutney di pomodori arrostiti e alla menta.
Costoletta di agnello, marinata a lungo con spezie, al tandoori, con purea di patate aromatizzata all’olio di mostarda (olio di semi di senape nera), nella sua riduzione con semi di cumino, cipolla e menta.
Ottimo il Tortino di carota (cucinata nel latte e aromatizzata)
Info Pagina Facebook: Cittamani
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 7 ottobre 2017
MARCO MANGIAROTTI