Conciato Romano, Presidio Slow Food della Campania
“C’è chi sostiene che il Conciato Romano sia il più antico formaggio italiano e che, a dispetto del nome, risalga addirittura alla civiltà sannitica”, perché “la tecnica di conservazione e di affinamento fa pensare a pratiche antichissime, agli albori della civiltà agropastorale”: scava nel passato remoto Slow Food per trovare le radici di questa superba bontà ancestrale che si affina in un’anfora di terracotta.
“Il Conciato è una sorta di formaggio resuscitato, il che tradotto in termini gastronomici, significa forte riduzione olfattiva, sensazioni alcoliche e di frutta matura al naso e grande personalità degustativa, che può arrivare anche a una piccantezza molto pronunciata”.
Prodotto nell’area di Castel di Sasso, in provincia di Caserta, il Conciato è un formaggio da cui si adora essere aggrediti, perché ti arpiona il naso con le sue spezie fermentate per poi impadronirsi della tua bocca in uno scoppiettio di sentori ardenti e tracce animali.
Lo conosce molto bene Manuel Lombardi che ce lo presenta nel video che segue.
Info: www.fondazioneslowfood.it