Cossignani L.E. Tempo, spumanti biologici marchigiani da una cantina secolare
Secoli di nobilissima storia aziendale sono una spinta formidabile ma non bastano a spiegare l’enorme sensibilità e l’infinita passione necessarie a proseguire la secolare vicenda vitivinicola familiare nella maniera più personale, decidendo con coraggio, poesia ma anche lungimiranza di dedicare alla produzione di spumanti territoriali l’intera attività della propria cantina: è l’esperienza ammaliante e travolgente di Cossignani L.E. Tempo, con la sua produzione di eccellenza pari all’originalità in una contrada di Massignano, provincia di Ascoli Piceno nelle Marche, nello stupendo scenario della Val Menocchia.
La capacità di coinvolgimento della cantina è testimoniata dal suo distributore Proposta Vini che così la descrive: “l’entusiasmo, l’energia e la solarità che Edoardo e Letizia trasmettono sono contagiosi ed effervescenti come le eleganti bollicine sprigionate dai loro spumanti”, ricordando come “la famiglia Cossignani coltiva queste terre da oltre un secolo”.
Qui il lignaggio è importante e dunque ragione di legittimo orgoglio nonché di intensa narrazione: “è dal 1800 che la nostra famiglia, i Cossignani, coltiva la terra con amore e passione” raccontano dalla cantina, aggiungendo come “è con Nonno Saturnino, negli anni ’50 che abbiamo dato vita ad una piccola, grande rivoluzione: con il paesaggio nel cuore e lo sguardo al futuro, abbiamo introdotto i vigneti ad alta densità di ceppi per ettaro e l’inerbimento permanente dei filari, così abbiamo ridotto al minimo l’erosione del suolo”.
Ne deriva che “ogni giorno, da più di 70 anni, ci impegniamo nella creazione di un prodotto unico, conservando l’ecosistema della nostra terra”.
Due oggi i protagonisti di questa lunga e virtuosa storia familiare, i quali spiegano l’acronimo L.E. che denomina la cantina.
Letizia Cossignani, classe 1992, diploma di sommelier in tasca, è “l’anima creativa ed eclettica dell’azienda: nemmeno la maturità scientifica e gli studi in Giurisprudenza sono riusciti a tenerla lontana dalla sua immensa passione per la viticoltura; nei vigneti di famiglia e nel vino che produce trova la sua naturale dimensione”.
Edoardo Cossignani, classe 1988, invece “è l’incarnazione dello spirito originale e rivoluzionario della famiglia, un ex ufficiale di Marina che riscopre ciò che più ama: la terra; la sua attitudine naturale lo porta a esplorare sempre nuovi orizzonti, la sua anima si divide tra la tradizione famigliare e la spinta innovatrice, vero motore della cantina”.
Lo spirito di Edoardo e Letizia “vive in ogni aspetto dell’azienda: dal logo al packaging, dal nome ai colori, fino all’ultima bollicina. Il tempo è alla base del progetto; come ogni cosa bella della vita, una bottiglia di Metodo Classico si fa desiderare, ripagando sempre l’attesa ed è sempre il tempo la risorsa più preziosa che Edoardo e Letizia investono nella produzione di quest’idea unica e straordinaria: questa filosofia viene racchiusa in un logo mitico, con radici antiche ma spirito contemporaneo, e in un nome sofisticato ma semplice allo stesso tempo”.
Il lavoro di cantina “è totalmente improntato al massimo rispetto delle uve e dei mosti allo scopo di rendere attori principali il vitigno ed il terroir: dalla pressatura viene mantenuto esclusivamente il mosto fiore, pertanto la resa non supera mai il 37/38% (per dare un’idea del minuzioso lavoro il rapporto è 1 pianta = 1 bottiglia); i mosti derivanti dalle micro-parcellizzazioni fatte in vigna vengono gestiti separatamente ed interpretati al meglio attraverso la ricerca maniacale sui materiali da impiegare in prima fermentazione (cemento, barrique, tonneaux): quest’ultima viene svolta mediante lieviti indigeni a seguito della preparazione del pied de cuve”.
Spiegano quindi che “circa il 40% del vino dell’annata viene mantenuto in cantina per costituire Vin de Reserve per le cuvèe degli anni a venire: la stabilizzazione dei vini viene svolta mediante l’esclusivo utilizzo del freddo e la rifermentazione in bottiglia avviene in ambienti con basse temperature sfruttando una grotta naturale”.
Nel periodo primaverile “avviene la preparazione della Liqueur de Tirage che viene addizionata al vino base: le bottiglie vengono chiuse con un tappo a corona di acciaio inox e riposano coricate per almeno 24 mesi in affinamento con i propri lieviti di fermentazione”.
Dallo spumante “vengono espulsi i lieviti di rifermentazione e viene addizionata la Liqueur d’Expédition che apporterà un dosaggio da 1 a 12 gr/l di zucchero in base all’annata”.
Il Blanc de Blancs è lo Spumante Metodo Classico Bianco biologico della casa. Le uve Pecorino da cui proviene sono coltivate a un’altitudine media di 200m s.l.m..
Al naso colpisce subito la complessità che assembla frutta, pietra focaia e un tocco balsamico, mentre il gusto decodifica cedro e ananas su tutto, seguiti da pera Williams.
Dal perlage rarefatto, propone un finale di grande intensità sotteso tra aspro e agrumato, risultando estremamente goloso.
L’altra referenza della cantina è uno spumante metodo classico Rosé biologico. Le uve, in questo caso di Sangiovese, sono coltivate a un’altitudine media di 200m s.l.m..
Le fragole si affermano tanto all’olfatto quanto al palato, dove sono evocati pure melagrana e karkadè.
Fresco, sapido, dal perlage discreto alla vista ma ben avvertibile in bocca, incanta con un finale zuccherino irresistibile.
Ad arricchire il racconto interviene Edoardo Cossignani nel video qui di seguito.
Info: https://letempo.it/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/cossignani-le-tempo/