Cusumano ora scala il vulcano
Affascinante il racconto di Alberto Cusumano, il padrone di casa a Contrada Verzella, Castiglione di Sicilia. Cantina di design, ultimo sogno di una famiglia che produceva a Partinico “vino sfuso: mio padre mi ha mandato a studiare a Marsala, abbiamo subito deciso d’imbottigliare e cercare occasioni; quella della svolta è Tenuta Ficuzza, 700-800 metri a Piana degli Albanesi, perfetta per autoctoni diversi e Pinot Nero (l’ottimo Chardonnay di Jalè)”.
Fra Butera e Mazzarino si fa un buon Nero d’Avola (Sagona) alla Tenuta San Giacomo, alla Tenuta Presti e Pegni di Monreale i blend internazionali (Noà e Benuara), al Monte Pietroso il Grillo (Shamaris).
La scelta è radicale. “Recuperiamo un Moscato Bianco che si produceva in piccole quantità a Corleone e nasce il Moscato dello Zucco (dal clamoroso finale Bittersweet)”.
Sull’Etna prende forma il progetto Alta Mora (https://altamora.it/it/altm/), Nerello Mascalese (poco Cappuccio) e Carricante, due Cru importanti, Guardiola e Feudo di Mezzo, partendo da Contrada Pietramarina, acquistata da Benanti. “Siamo quasi a 20 ettari e ci guardiamo intorno”.
Magnifica cantina, acciaio e botti grandi francesi, piccole usate per i bianchi. Una parete è uno spaccato geo art dalla terra alle colate.
Davanti una bellissima vigna, come spettacolare è Contrada Guardiola. Competenza, investimenti (“mio fratello si occupa dei conti”) e passione.
Info: https://cusumano.it/it
Tratto dal quotidiano Il Giorno dell’8 ottobre 2016
MARCO MANGIAROTTI