Da Ö Vittorio a Recco (GE), storia gloriosa e sapori fenomenali di un immenso ristorante secolare
L’intera storia della cucina ligure concentrata in un locale secolare capace come nessun altro di unire eleganza e calore informale tanto negli arredi quanto in cucina, dalla quale escono soltanto capolavori che sanno di passione, dignità, competenza, maestria ma soprattutto amore e umanità: commuove e ispira ammirazione in ogni dettaglio il ristorante Da Ö Vittorio gestito fin dalla fondazione dalla famiglia Bisso in via del Vastato al civico 29 a Recco in provincia di Genova, infondendo gioia con la sua enciclopedica offerta gastronomica e facendoti sentire a casa grazie a un raro senso dell’accoglienza.
Stazione di posta già nel 1860, dal locale raccontano come “all’inizio del secolo scorso era consuetudine ritrovarsi dal Vittorio, osteria di campagna, col gioco da bocce ed il pergolato fresco”.
Si trattava di “un’ideale sosta per godere dell’ospitalità della famiglia Bisso: ad attendere i viaggiatori c’era la Marinin, moglie di Vittorio con piatti dal sapore ormai sconosciuto, Vittorio Bisso e dopo il figlio Luigi” che “continua ad ampliare il locale fino al complesso di oggi”.
Sono così “quattro le generazioni che si sono succedute nel proporre le specialità tradizionali della cucina ligure”, con la quinta che promette parecchio bene: si tratta dei nipoti Paola, Mattia, Chiara e Federico “seguiti ancora dagli immancabili gemelli Vittorio e Gianni (figli di Luigi) e la loro è una vera passione per la riscoperta di piatti dimenticati e per l’abbinamento enologico sia con i tipici prodotti locali che con tutti i vini italiani ed esteri”.
A riassumere i passaggi della gloriosa storia del locale Da Ö Vittorio a Recco è nel video seguente Federico Bisso, oggi chef di punta del ristorante, noto non soltanto per le grandi doti ai fornelli ma anche per un perenne sorriso sulle labbra capace di trasmettere la stessa gioia delle sue pietanze e il senso di serenità dell’accoglienza del luogo in cui lavora.
Aspetti fondamentali che il locale legittimamente si attribuisce sono la grande qualità, il pesce freschissimo, le primizie di stagione sempre presenti e il servizio piacevole.
In questo modo si riempiono con impressionante costanza gli oltre “200 coperti suddivisi nel grande Salone delle feste per riunioni conviviali e celebrative o in sale con differenti ambientazioni; dalla Sala del caminetto intima e ideale in una serata invernale alla bella Sala dei limoni dove in origine si trovava il gioco delle bocce, dalla Verandina affrescata con soffitti a volta, al Garden con le sue cupole dove un tempo si ballava all’aria aperta trasportati dalla musica nella fresca brezza delle belle estati recchesi”: in tal modo perfino l’edificio diventa un bene culturale degno di visita.
Ad alimentare il valore museale sono i tanti ricordi esposti in ogni angolo dei vari ambienti, alcuni di alto valore storico e divulgativo, come i manifesti con splendide caricature realizzate ad hoc.
A ciò si aggiunga che nel 1920 si è affiancata alla ristorazione anche l’attività alberghiera dei Bisso nell’attuale collocazione. Ancora una data remota che ha contribuito a sua volta all’inserimento di Da Ö Vittorio tra i Locali Storici d’Italia.
E la storia qui l’hanno fatta nel corso dei decenni anche i tanti personaggi famosi attratti come tutti gli altri clienti dalla prorompente delizia della cucina del locale, capace di catturare divi dello spettacolo come Tognazzi e Vianello…
… e miti dello sport quale Vittorio Adorni, leggendario campione del mondo di ciclismo.
Riguardo i piatti identitari, visto il luogo in cui si trova il locale si deve necessariamente partire dalla gloria del posto, la Focaccia di Recco col formaggio IGP, strepitosa specialità della quale su questa testata abbiamo già svelato tutti i segreti (https://www.storienogastronomiche.it/cose-e-come-si-fa-la-focaccia-di-recco-col-formaggio-igp-miracolo-gastronomico-unico-al-mondo/).
Anche Da Ö Vittorio la prepara al momento interamente a mano con metodo meticolosamente artigianale, unico consentito dall’attivissimo Consorzio Focaccia di Recco col formaggio che tutela e valorizza la specialità (https://www.focacciadirecco.it/).
Il resto delle tipicità contribuisce invece a comprendere il contributo di questo ristorante al titolo acquisito da Recco di “capitale della cucina ligure”, partendo dal fantastico Stecco fritto nell’ostia, riedizione dell’antico stecco genovese, nato come street food del recupero con l’impiego anche delle animelle, mentre qui per gli ingredienti si segue la stagionalità.
Croccantissimo fuori e fragrante dentro, è semplicemente indimenticabile.
Proseguendo con la stessa tecnica di cottura, ecco le spettacolari acciughe fritte della casa, tra le più buone mai mangiate, grazie alla materia prima freschissima e a una doratura ghiotta ma totalmente priva di unto.
I primi sono un trionfo, cominciando dai clamorosi Mandilli, impasto fresco incredibilmente sottile in stile maltagliato che abbiamo provato con un rigoroso pesto al mortaio dal gusto incredibile, coraggioso nel suo essere rustico come quello di una volta, con tanto di note erbacee in evidenza.
Meraviglioso recupero di archeo-cucina sono i Battolli di Uscio, ancestrale formato di pasta che porta il nome di un borgo che si trova a un passo da Recco, sorta di pappardella contraddistinta dalla farina di castagne, condita con i prodotti poveri dell’agricoltura autoctona: un piatto che tocca il cuore.
Un privilegio infine potere assaggiare i rossetti, minuscolo pesciolino dall’enorme sapore di mare, caratteristico del lembo di Tirreno sul quale si affaccia Recco.
Da non perdere a fine pasto gli eccellenti sorbetti della casa.
Tra i tanti riconoscimenti e tributi ricevuti, il più recente è la vittoria del prestigioso premio come Migliore Zuppa di Pesce Italiana del 2023 al Brodetto Fest di Fano, manifestazione che vede alla prova tantissimi chef da tutto il mondo in gara per realizzare la migliore versione dell’eclettica e cangiante zuppa ittica: ad attribuirsi il titolo è stato il Ciuppin di Giuseppe Bizioli, capo partita ai secondi piatti proprio di questo locale.
Un’ulteriore spiegazione della ragione per cui Da Ö Vittorio di Recco è uno dei più importanti ristoranti del mondo e rappresenta una tappa imprescindibile per comprendere cosa sia la cucina sotto l’aspetto non soltanto organolettico ma anche storico, culturale, antropologico, sociale e turistico.
Un locale che vale decisamente il viaggio, come dimostrano i tantissimi avventori che affrontano anche percorsi di chilometri pur di venire a mangiare in questo tempio della civiltà del gusto.
Info: https://www.daovittorio.it/ristorante/storia/