Dalla cantina ligure Cascina Nirasca grandi versioni di Pigato, Vermentino e Ormeasco di Pornassio
Scovata tra le novità del catalogo 2025 di Proposta Vini, è stata una bellissima scoperta la produzione di Cascina Nirasca che prende il nome da una frazione di Pieve di Teco, poco più di mille abitanti in provincia di Imperia, in Liguria.
Lo stesso distributore così pennella il luogo in cui opera: “le Alpi Liguri sono il primo tratto alpino e affondano le proprie radici nel mare, qui sorge la Valle Arroscia, una delle prime valli alpine ad ospitare vigneti in forte pendenza”.
Aggiungendo poi che “Marco, Gabriele e oggi il giovane e dinamico Nicolò custodiscono e curano vigneti in forte pendenza nel cuore della Doc Ormeasco di Pornassio, la Doc più piccola della Liguria”.
I loro vigneti “sorgono ad un’altitudine che passa dai 400 e gli 810 metri s.l.m., in un ambiente montano a soli 25 km dalla costa del Mediterraneo”.
Segno distintivo della zona come del lavoro del vignaiolo qui sono i muretti a secco che “rappresentano l’identità del nostro territorio, testimoni di un’agricoltura eroica che ha sfidato la montagna per coltivare e guadagnare con fatica metri di terreno”.
Siamo nel pieno di quella collina di Nirasca “dove oggi ci sono solo i nostri vigneti” mentre “è sempre stata ricca di vigne, grano, alberi da frutto e orti”.
Passeggiando lungo queste strade “incontrerai tantissimi muretti a secco e i caratteristici tecci: vecchie casette utilizzate dagli agricoltori e dai pastori; ogni angolo del territorio ci ricorda la nostra storia e le nostre radici”.
Si anticipa che “i vini prodotti mantengono una grande verticalità e nel contempo sono caldi e sapidi, rispecchiando una terra dalle mille sfumature di colore”.
Vessillo inevitabile della cantina è il meraviglioso ma ancora misconosciuto Ormeasco di Pornassio, vitigno di cui si parla troppo per la sua parentela con il Dolcetto e poco per le pur strepitose caratteristiche organolettiche e ancora meno per quanta gioia dia la fatica di lavorarlo e il privilegio di berlo, quindi va un plauso a Cascina Nirasca per il suo lavoro di promozione di questa perla ampelografica.
La cura riposta nel vinificarlo da parte della cantina porta al conferimento di un fantastico bouquet di composta di frutti rossi e a sapori di gelso nero, mirtillo, papaya candita, barbabietola, cioccolato al latte e il tè cinese ossidato per un’irresistibile componente terrosa.
Di possente tannicità mitigata da una stuzzicante impronta zuccherina, sfodera una beva clamorosamente seducente e un finale lungo e suadente.
Per i bianchi la cantina propone due classici del territorio, un Pigato da uve coltivate ad Albenga e Ranzo e un Vermentino proveniente da vigneti di Imperia, Costarainera e San Lorenzo al Mare.
Il Pigato Riviera Ligure di Ponente sviluppa un magnifico profumo che unisce zagara e gelsomino, mentre dona al palato pera Williams, mandarino tardivo, susina gialla e cedro candito.
L’acidità è spiccata come la mineralità che scatena una beva golosa capace di stimolare molto la salivazione.
Il sorso è intenso e avviluppante, tanto da impadronirsi di tutta la bocca, allungandosi in un finale persistente e appagante.
Il Vermentino Riviera Ligure di Ponente è segnato olfattivamente da frutta matura e passita, mentre al gusto lascia riconoscere pera decana, alchechengi, arancia vaniglia e un tocco di chinotto.
Parte da un approccio con in primo piano acidità e aspro agrumato, per poi catturare il degustatore con la sua freschezza.
Finale infinito puntellato di limone.
Estremamente ghiotto, quanto versatile a tavola.
Per concludere il ritratto della cantina, nel video seguente possiamo seguire una nota di Marco Temesio.
Info: https://www.facebook.com/cascinanirasca/photos?locale=it_IT
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/cascina-nirasca/