Dall’Azienda agricola biologica Hibiscus, i vini dell’isola di Ustica
Un museo della civiltà contadina e marinara allestito con un Centro Studi e Documentazione…
… un agriturismo vero con gli alloggi ospitati in un antico palmento…
… un orto biologico a disposizione dei visitatori con verdure di stagione ed erbe aromatiche, un’azienda agricola che produce una lenticchia Presidio Slow Food: si inscrivono in un progetto culturale molto più ampio i vini della Hibiscus, struttura polivalente impegnata a tutto campo per studiare, custodire, valorizzare e divulgare le meraviglie del luogo in cui si trova, Ustica, isola siciliana al largo di Palermo.
Un’esemplare azione di responsabilità sociale applicata con massima consapevolezza e profonda motivazione, affermazione di un orgoglio identitario che si traduce in un efficace volano turistico, importante per dare un senso anche concreto alla vita quotidiana in un ambiente così ricco di storia ma anche autenticamente isolato.
Isola raccontata nella struttura principale dell’azienda grazie a oggetti e informazioni forniti dal Centro Studi e famiglie usticesi, divisi in “strumenti del lavoro contadino e marinaro, suppellettili, elementi di arredo, parti di abbigliamento, documenti e fotografie d’epoca”, ma anche “la collezione di mattonelle maiolicate di produzione campana e siciliana usate nella pavimentazione delle case di Ustica, o i grandi setacci costruiti con pelli di animali, forati a mano, oppure l’ingegno, l’attrezzo usato per pescare il corallo”.
In questo modo viene ricostruita “la vita materiale della nostra isola nell’arco dell’Ottocento e del Novecento”, al fine di fare comprendere ai visitatori “le condizioni economiche della nostra comunità e l’attitudine a sviluppare quello che oggi si chiama un comportamento sostenibile, cioè un uso accorto delle risorse e un impegno costante al riutilizzo dei materiali”.
Ambasciatori di questo amore per le radici isolane sono proprio i vini, prodotti in una “piccola ma ben attrezzata cantina” ed espressamente “frutto della vocazione dell’ambiente isolano”.
Coerentemente, sono “privilegiate varietà autoctone siciliane”, con qualche inserimento alloctono, lavorate “facendo tesoro della tradizione vinicola familiare e dell’ambiente isolano altamente vocato per la viticoltura”.
Tutte le uve sono coltivate su terreni di “origine vulcanica, poco profondi e di medio impasto”, infondendo una nota minerale diffusa ai vini che ne derivano.
L’Isola Bianco è un blend di Inzolia e Catarratto, con un bouquet marino che sa di roccia e salmastro, mentre al palato è un’esplosione insieme salina e abboccata, con sentori di albicocca e limone. Sfizioso, coinvolgente, un vino che illumina la tavola.
L’Isola Rosso assembla “Merlot e Nero d’Avola prevalenti in blend con Sirah e Cabernet Sauvignon”, dando vita a un bouquet di sottobosco, mentre l’approccio in bocca ricorda il vino contadino più sincero, con un’acidità importante che alimenta la facilità della beva: carezzevolmente su un sorso vellutato si stendono mirtilli, sorbo, melagrana e un’eco di spezie.
Onde di Sole è un Grillo che sfodera tutti i suoi pregi varietali, con il caratteristico bouquet floreale e la consueta complessità aromatica che unisce la frutta estiva mediterranea a quella esotica, insieme a un corpo spesso che si fa rispettare.
A farci perdere la testa sono state le declinazioni del glorioso antico Moscatellone d’Alessandria che assume il nome arabo di Zibibbo, come a volere rappresentare l’unione delle migliori istanze della civiltà del Mediterraneo.
La versione secca Grotta dell’Oro inebria l’olfatto con fiori di campo, gelsomino e frutta matura, mentre in bocca è un rincorrersi di scorze di cedro, frutto della passione e susine. Il corpo è esile ma il retrogusto è robustamente intenso, con un finale aromatico che seduce il degustatore.
Lo Zibibbo Passito Zhabib si ottiene con “appassimento al sole dei grappoli su graticci e aggiunta al mosto base in fermentazione”: al profumo di zagara e passiti corrispondono al palato albicocca essiccata, miele di castagno, carruba, curcuma e bacche di vaniglia. Pastoso, pieno e rotondo, infonde gioia.
Ci siamo fatti raccontare questi vini e ciò che rappresentano da Margherita Longo, nel video che trovate qui sotto.
Info: https://www.agriturismohibiscus.com/azienda-agricola-2.html
Distribuzione: http://www.propostavini.com/ricerca-prodotti/?q=hibiscus