Dolceria Bonajuto, la più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia
La storia del cioccolato è tanto esotica quanto nostrana. Alcuni artigiani italiani, fin dai tempi antichi, hanno saputo, infatti, interpretare egregiamente le potenzialità dei semi di una pianta che ha le proprie radici in Messico.
A Modica c’è un luogo che ben rappresenta questo connubio tra saperi lontani, nel tempo e nello spazio, e abilità artigiana. Si tratta della Dolceria Bonajuto, insediata nel pieno centro cittadino dal lontano 1880.
Appena prima di varcare la soglia, l’insegna ricorda al visitatore goloso che si sta per entrare nella “più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia”. La bottega è un degno contorno ai “gioielli” in essa contenuti. Alle spalle del bancone si intravedono anche i lunghi tavoli di marmo del laboratorio.
Dagli Aztechi è stata mutuata la modalità di lavorazione a freddo dei semi di cacao. Il “metate” era lo strumento principe di questo metodo: una pietra leggermente concava, sulla cui superficie i semi di cacao vengono sbriciolati con l’aiuto di un matterello.
Da questa operazione si ottiene il cosiddetto cioccolato modicano, ormai celebre in tutto il mondo e di cui l’Antica Dolceria Bonajuto ha contribuito a diffonderne il nome. Gli ingredienti li si possono contare sulle dita di una mano: la massa di cacao, ricavata dallo sbriciolamento delle fave, lo zucchero e gli aromatizzanti come la cannella o la vaniglia.
Questi per le tavolette. Per realizzare la cioccolata in tazza, invece, viene aggiunto solo un po’ di amido di mais per la sua funzione addensante.
Se l’indiscusso protagonista è il cioccolato, nei cassetti e nelle vetrine del negozio non mancano altri dolci tipici della tradizione siciliana come i nucatoli, i cannoli e gli “mpanatìgghi”, biscotti, questi ultimi, ripieni di carne e cacao, che venivano usati un tempo da chi doveva intraprendere lunghi viaggi.
Come spiega Pierpaolo Ruta, degno erede della bottega e dei suoi saperi, alla base di tutta la filiera produttiva c’è un discorso filologico di recupero di ricette antiche, non più usate anche per motivi di costi, che vengono riproposte in quanto considerate un patrimonio inestimabile.
Degno di nota è anche il sito web, con tanto di traduzioni in cinque lingue e golosissima sezione di shopping online.
Info: Pagina Facebook “Dolceria Bonajuto”