Domaine Achard-Vincent, pionieri delle bollicine biologiche francesi dal 1968
Uno dei temi del momento è la condanna del cosiddetto green-washing, quella fraudolenta azione del marketing tesa ad ammantare di finta attenzione all’ambiente aziende senza scrupoli in realtà fino a ieri del tutto disinteressate alla sostenibilità: una delle ragioni per cui si denuncia tale pratica scorretta è il danno apportato alle imprese invece sinceramente e concretamente impegnate nella tutela della natura, come il pionieristico Domaine Achard-Vincent ubicato a Le Village nel territorio di Sainte-Croix che conta meno di cento abitanti, contesto nel quale da ben 55 anni segue scrupolosamente i dettami della vitivinicoltura biologica.
Era infatti il 1968 quando la cantina ha dato inizio alla coltivazione biologica utilizzando il metodo Lemaire-Bouchet: con i passaggi generazionali Jean-Pierre ha seguito il disciplinare dei vini biologici di Nature et Progrès dal 1982 al 2009, mentre Thomas ora applica un sistema di produzione biodinamico certificato Demeter impiegato dal 2005.
Tutto è nato dalla fusione della tenuta Vincent a Sainte-Croix e della fattoria Achard a Saillans con il matrimonio di Claudie e Jean-Pierre, cui sono seguite 6 generazioni, fino a contare oggi 11 ettari situati tra il Vercors e la Provenza, dove le vigne beneficiano di un clima di montagna: gli inverni sono freddi con neve mentre le estati sono calde con notti abbastanza fresche che conferiscono alle uve una piena maturazione con una certa freschezza.
La cantina informa che “la base della nostra Agricoltura Biologica è il letame organico, il nutrimento migliore del terreno che nutrirà le viti: per fare questo aggiungiamo sostanza organica compostata, sovescio che interriamo nel terreno dopo lo sfalcio”.
Ne deriva l’essere “molto esigenti nella manutenzione delle nostre viti, privilegiando la massima manodopera per potatura, zappatura, sollevamento, diraspatura, vendemmia verde al fine di controllare la resa il più vicino possibile alla vendemmia e ottimizzare la qualità delle uve: manteniamo ogni altro filare inerbito naturalmente per preservare quanta più diversità possibile e l’equilibrio della fauna e della flora nelle nostre viti”.
Quindi “gli unici prodotti di trattamento che utilizziamo sono sali di rame e zolfo fiorito abbinati ad argilla e diversi infusi vegetali per ottimizzare le difese naturali della vite: la vendemmia avviene nel mese di settembre” ed è interamente manuale.
I vini Clairette “prodotti in questa zona hanno una storia antichissima e vengono prodotti con il metodo ancestrale tipico del Diois”.
Si tratta dei vini Cremant de Die e Clairette de Die Brut, per i quali è previsto che “dopo la raccolta, le uve intere dei vitigni Clairette, Aligoté e Moscato vengono versate direttamente nella nostra pressa pneumatica: i primi succhi vengono vinificati in tini di acciaio inox a temperatura di cantina, una volta terminata completamente la fermentazione si procede all’imbottigliamento per la spuma; soltanto molti mesi dopo effettuiamo la sboccatura al volo”.
Il Clairette de Die Tradition deriva da uve di Muscat Blanc e Clairette Blanche, capaci di creare con questa lavorazione profumi sospesi tra erbe e idrocarburi insieme ai descrittori del moscato, mentre al gusto si avvertono albicocca, miele di acacia, ananas candito e crema pasticcera.
Dalla beva gradevolissima, fresco e aromatico, è ottimo come aperitivo, soprattutto su tartine e salse saporite.
Il Crémant de Die P’tit Jules, dai vitigni Clairette Blanche, Aligoté e Muscat, ha uno spiccato bouquet floreale, mentre al palato evoca avocado, yuzu, pera Williams e una nota di ruta.
Dal perlage rarefatto, bilancia magnificamente dolce e amaro, rendendolo così perfetto a tutto pasto con grande eclettismo negli abbinamenti.
Interessantissimo l’approfondimento tecnico su questi spumanti ad opera di Gianluca Telloli, Responsabile Selezione e Ricerca di Proposta Vini, nel video seguente.
Info: https://www.domaine-achard-vincent.com/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/domaine-achard-vincent/