Etna Twist, liquori e aperitivi vulcanici per una mixology con profumi e sapori della Sicilia
Il mondo della mixology sta crescendo anche culturalmente e sempre più si fa vettore di valori che toccano l’identità, il territorio, la biodiversità, la storia, l’antropologia, senza ovviamente dimenticare la ricerca del gusto e il piacere dell’incontro di differenti istanze organolettiche: ne è lampante dimostrazione Etna Twist, linea di Etnae che opera nel catanese sotto la sapiente guida di Giuseppe Librizzi, nome di culto del settore per precedenti successi ancora molto presenti sulle tavole di locali e appassionati.
Il giovane Librizzi ha ben presto messo nel cassetto una prestigiosa laurea da ingegnere industriale per per trasformarsi in un “ingegnere alcolico” secondo una sua efficace definizione, metafora dei rigorosi metodi scientifici adottati nella ricerca di tutte le possibili espressioni soprattutto degli agrumi autoctoni, sempre associando naturalmente il cuore e una passione sfrenata.
Da buon intellettuale Librizzi ha svolto lunghi e approfonditi studi anche in giro per il mondo sull’impiego delle botaniche e le tecniche necessarie per sottoporle a infusione e distillazione in Italia e all’estero.
Sono state le basi per individuare le migliori erbe spontanee tipiche del vulcano più imponente del continente, anche quelle più rare e insolite, presupposto per dare vita ad Etna Twist nel 2018.
Librizzi tiene realmente tantissimo al suo territorio, così, oltre a tradurne i frutti in capolavori del gusto, si impegna costantemente a valorizzarlo in maniera non banale, divulgando le bellezze paesaggistiche e culturali dei borghi siciliani meno noti attraverso apprezzate guide veicolate sui social.
La sua sensibilità si nota anche dalla qualità delle etichette, come quella del Gin che riporta un’illustrazione dell’artista torinese Gianluca Cannizzo, capace di tradurre in un segno vivido carico di precisione fisiognomica come di fantasia metaforica l’incontro con una volpe proprio sul vulcano, evento non molto consueto ma noto ad escursionisti e praticanti del trekking che scalano pezzi di Etna orientale a piedi.
Non a caso tale gin è stato chiamato Etneum per tradurre “il carattere del vulcano più alto d’Europa in un prodotto adatto alla miscelazione d’autore: dona un twist ai grandi classici, imprime vigore alle sperimentazioni”. Tutto questo grazie ai suoi preziosi ingredienti, quali Bergamotto, Limone, Bianchetto, Violetta Selvatica, Rosa Canina, Fiori di Zagara, Sambuco, Eucalipto.
Il risultato è un nettare di forte personalità, il quale ghermisce il naso con la profondità di un profumo che ricorda il ginepro unitamente ad aghi di pino e toni balsamici di selva, mentre il sorso vellica subito la lingua lasciando un’impronta erbacea deliziosa veicolata con un soave approccio in cui si distinguono perfettamente tutti gli ingredienti, con l’aggiunta di un ricordo di tè bianco.
Proseguendo con i prodotti, Etna Bitter “è adatto al consumo in molteplici forme: uno Spritz non banale, un Negroni siciliano, un Americano dai profumi mediterranei”, grazie al blend di scorze d’arancia, erbe aromatiche, fiori di zagara.
All’olfatto ricorda i descrittori del Ginger dominati però dall’arancia candita, mentre al gusto si percepiscono echi di frutti rossi e un finale all’insegna del karkadè.
Etna Aperitif è la killer application della casa, un prodotto ecumenico formidabile capace di piacere a tutti, grazie all’apporto di scorze d’arancia, scorze di mandarino, miele di zagara, mandorla, erbe aromatiche.
Il profumo predominante è quello dell’arancia, la quale si ritrova nettamente pure al palato insieme a sensazioni floreali e di tè bianco.
Delicato, elegante, dal bel finale discreto ma persistente, appare come il manifesto dell’azienda, con quel suo stile misurato che non esagera nello spingere il corredo fruttato, ottenendo il risultato di rendersi estremamente gradevole anche per i bevitori non esperti.
Coraggiosa la prova con un classico alloctono di Etna Vermut che convince nel mettere insieme senza ruffianerie liquirizia, assenzio (artemisia Pontica), vaniglia, arancia, camomilla ed erbe aromatiche, conquistando con la sua “nota amara finale, tipica della scorza d’arancia matura, in perfetto equilibrio con le sensazioni di dolcezza”.
Il naso avverte screziature di carruba e caramello, mentre in bocca emergono venature assimilabili a caffè con la moka e fico essiccato.
Ulteriori approfondimenti sono affidati alle parole proprio di Giuseppe Librizzi, nel video che trovate qui a seguire.
Info: https://www.etnatwist.com/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/etna-twist/