Eugenio Boer al Bu:r a Milano, siamo olandesi
Bu:R, si pronuncia così in olandese il nome dello chef che ritorna, Eugenio Boer, nel nuovo ristorante in via Mercalli all’angolo con via San Francesco D’Assisi.
Aveva lasciato Essenza dopo la conquista della prima stella, a novembre dello scorso anno, riparte con “una cucina creativa, concettuale, fatta di tantissime influenze e solide basi”.
Aperto a pranzo e a cena, senza piatti fissi ma seguendo i percorsi degustazione dello chef (adoro il metodo). I suoi classici, Risotto alla Cenere, Salmerino di montagna e le sue uova e il Piccione in 3 cotture e alcune linee guida: la sostenibilità, la stagionalità degli ingredienti, l’anti-spreco e la cucina vegetariana.
“Ogni concetto – spiega Eugenio Boer – racchiude una serie di piatti, di volta in volta variabile, che i commensali potranno decidere di scoprire. In totale sono otto e inizio con Nino Bergese, Waste don’t Waste, Think Green, Il Mare, I Miei Classici, Il Viaggio, La Cuisine du Marché, Taverna SantoPalato. Esprimono la mia filosofia culinaria. Un rimando al passato guardando al futuro, un omaggio ai cuochi che hanno contribuito alla mia formazione”. Stagionalità e suggestioni del momento.
Super team con il direttore di sala Simone Dimitri, già manager del bistrot del Mandarin Oriental, affiancato dal sommelier Yoel Abarbanel, in cantina con Taillevent, Ledbury e Le Gavroche.
Sala con 32 coperti, firmata dall’architetto Mario Abruzzese.
Concrete ambizioni.
Info: http://www.restaurantboer.com/
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 14 luglio 2018
MARCO MANGIAROTTI