Fano, corto circuito di bellezza epocale da scoprire nelle Marche
Un corto circuito di bellezza e Storia: Fano è così, un anello irregolarmente concentrico che racchiude al suo interno bellezze che a ogni passo ti raccontano un’epoca diversa, fino a crearti una vertigine stendhaliana centripeta.
Un circuito corto in termini chilometrici, perché in una manciata di passi ti lascia godere con il minimo sforzo e il massimo appagamento tutto il tessuto urbano e il suo ordito di grazia.
Fano è abbracciata stretta stretta da magnifiche mura a tratti imponenti che si dispongono per buona parte ad anello intorno al centro…
… sono loro a guidarti quasi con la stessa potenza cinetica di un’avviluppante pista di velocità…
… in un turbine di particolari, scorci, sussulti visivi.
Poi la forza della curiosità ti spinge verso il centro e allora vieni assorbito da un dedalo di vicoli dove stili e mattoni fanno a gara a rapirti, senza mai distoglierti dal clima di profonda antica umanità che aleggia in tutta la città.
Affrontare senza guida questa magnifica composizione dell’umana meraviglia irretisce ed emoziona, in quanto pura ghiottoneria dell’intelligenza.
Se invece si volesse venire a capo degli stimoli che vi faranno vibrare in questo magnifico centro, allora viene opportunamente in soccorso il Comune con il suo sito ufficiale molto ben fatto, dove i “percorsi in città” sono razionalizzati e divisi nelle mille tracce storiche che la innervano.
Si ha così la Fano Romana la cui visita “non può che iniziare dall’Arco d’Augusto, per proseguire verso le Mura Augustee e la Porta detta della Mandria”; la Fano Medievale che comprende “Porta Maggiore e il Bastione progettati dell’architetto Matteo Nuti e realizzati a protezione della città al tempo dei Malatesti”; la Fano Rinascimentale che “si snoda attraverso la visita di Chiese ricche di importanti dipinti, palazzi storici di grande interesse e il Bastione del Sangallo”; la Fano Barocca “con bella Chiesa di San Pietro in Valle”, senza dimenticare i Musei con le raccolte civiche conservate all’interno del Palazzo Malatestiano.
Si è talmente avviluppati dalle architetture che non si avverte la presenza di “Porto e mare” che digradano al di là dello sguardo, verso l’orizzonte, malgrado dal sito ci tengano a sottolineare che trattasi di “acqua premiata più volte per la sua purezza, fondali bassi e rassicuranti, alberghi e campeggi a pochi passi dal bagnasciuga, ristoranti dove si gusta pesce freschissimo, vanto di una città di lunga tradizione marinara”.
Tuttavia la gastronomia fanese non è soltanto a base di prodotti ittici, visto che sempre sul sito viene fatta notare la collocazione di Fano “a due passi dalle campagne marchigiane, alla foce del fiume Metauro e sulla riva del mare Adriatico”, in provincia di Pesaro e Urbino, “ma ancora in odor di Romagna”. E’ così che si spiega come una delle migliori tavole della città sia l’Osteria della Peppa (http://www.storienogastronomiche.it/osteria-della-peppa-a-fano-la-vera-cucina-dellentroterra-marchigiano/) che propone la vera cucina dell’entroterra marchigiano, con il recupero di antiche ricette contadine.
Per la cucina di pesce invece è imperdibile il Ristorante Casa Orazi (http://www.storienogastronomiche.it/ristorante-casa-orazi-ex-casa-nolfi-la-cucina-tipica-di-fano-pu/), dove potere provare la migliore espressione della ricetta identitaria per eccellenza della città, il Brodetto alla Fanese, oltre a gustare la tradizione della Moretta, laboriosa ma golosa preparazione di caffè per il fine pasto locale.
In attesa che possiate andarci di persona, vi portiamo noi a fare un giro a Fano con questo video che abbiamo appena realizzato.
Info: www.turismofano.com