Feste natalizie a Milano: sottotono mercatini, luci e alberi di design
Il rilancio abortito della Darsena, mercatini sempre uguali, alberi striminziti o poco creativi: Milano starà pure incrementando i turisti durante il periodo natalizio ma in questo 2018 non brilla per letizia né per decoro urbano.
Intorno allo specchio d’acqua simbolo dei Navigli milanesi negli scorsi anni sembrava incentrato un progetto di valorizzazione che li rendesse il punto più attraente della città nel periodo del natale: l’iniziativa, chiamata (ancora oggi nominalmente) Christmas Village, proponeva pista di pattinaggio, grande illuminazione, mercatino con diversi stand e perfino un battello per piccole gite…
(Darsena Milano, 2015)
… quest’anno invece la pista è rimasta una cattedrale in un deserto incredibilmente spoglio, in cui sono sparite le casette in legno dei venditori, le luci a festa e buona parte dei punti di ristoro ambulanti di street food del passato, restituendo un senso di mestizia incongruo in un luogo che dovrebbe apparire sempre vitale. Altro che movida…
Grave che di questo smantellamento non sia stata data adeguata notizia, così, chi attinge informazioni da web e social, viene attratto nella zona da notizie vecchie e immagini sorpassate, cadendo nella delusione di non trovare in Darsena ciò che si sarebbe aspettato, ovvero un clima di gioia anche visiva di cui non c’è più traccia.
(Darsena Milano, 2018)
Meglio allora l’understatement del Naviglio Grande, con le sue lucette senza pretese che però si specchiano sull’acqua del corso fluviale, in sintonia con la scarna poesia urbana della zona.
Non brilla il simbolo del natale di cui ogni città ormai si dota, il gigantesco albero di natale istituzionale : quello ufficiale di Milano non incorre negli sfottò come l’omologo di Roma, ma non si fa certamente notare per la rigogliosità, svettando in buona altezza ma difettando nell’estensione dei rami, diventando così quasi invisibile, risucchiato dalla magnificenza di piazza Duomo.
Non va meglio con i vari alberi creativi dislocati nel tessuto urbano, tutti rigorosamente dotati di sponsor ma privi di grazia estetica, di una povertà di idee e di capacità progettuale allarmante in una città che vorrebbe essere la capitale del design.
Più coerente allora lo sfarzo consumistico della Galleria Vittorio Emanuele, vacuo e tronfiamente barocco, ma almeno in grado di regalare all’osservatore un luccichio consono con l’idea che ormai si è affermata della ricorrenza natalizia.
Senso di déjà vu per il mercatino allestito intorno al Duomo, con i soliti espositori e un’atmosfera che non trasmette quell’allegria che ti pervade quando ti ritrovi negli analoghi allestimenti di Trento o Bolzano, per fare degli esempi che andrebbero tenuti maggiormente in conto dagli allestitori.
Stesso discorso per il mercato di piazza Gae Aulenti, conferma che Milano non sembra proprio avere la vocazione per le festività, come se mancasse nel dna cittadino l’empatia richiesta in una simile occasione.
Nel video sottostante abbiamo raccolto le immagini della Milano natalizia.