Foodscovery, e-commerce abruzzese per scoprire tutti i sapori d’Italia
Uno shop on line di prelibatezze che dall’Abruzzo irradia ovunque cultura gastronomica italiana, consegnando a domicilio autentiche specialità regionali, rarità e molti presidi Slow Food, associazione della quale rappresenta ormai una sorta di braccio operativo per le vendite: è Foodscovery, lo store online di Gilda che opera a Cappelle sul Tavo in provincia di Pescara.
Nasce con l’obiettivo dichiarato “di scoprire e valorizzare i sapori autentici delle migliori produzioni locali, dove autentico non si riferisce solo all’artigianalità dei prodotti ma anche e soprattutto alla storia che li lega al loro territorio”, coltivando “il rispetto delle materie prime e della loro lavorazione”, limitate nella loro stagionalità, provenienti da cantine, botteghe, laboratori artigianali, malghe, orti e stalle, ma anche “contadini, pescatori, allevatori, trasformatori, piccoli produttori più rappresentativi della tradizione locale, saltando tutti i passaggi della distribuzione tradizionale”, infatti “la vendita è diretta tra produttore e consumatore”.
Tra i formaggi molte le referenze già note soprattutto a chi ha frequentato la manifestazione Cheese a Bra, ma ci sono scoperte anche per gli esperti, apprezzabili come la Fresa di Ittiri, formaggio a latte crudo che “si produce solo ad Ittiri nel nord-ovest della Sardegna”, freschissima, ricca di sensazioni di latte buono, morbida e solubile, irresistibile.
Altra specialità da provare è il Tholos, tometta di pecora stagionata in grotta realizzata “seguendo un’antica ricetta degli alpeggi piemontesi e stagionato nelle grotte in pietra di Rocca Calascio (Abruzzo)”, golosa, dall’ottima aromaticità, da divorare.
Il reparto salumeria offre il Salsicciotto frentano, originale nella sua ieraticità e perfino nella forma schiacciata, il quale non punta sulla ghiottoneria bensì sull’eleganza, essendo estremamente magro.
Esperienza sorprendente quella con gli Affumelli di agnello friulani che malgrado la rigidità esterna sono invece tenerissimi, un’esplosione di sapore ancestrale ricca di succhi.
Ma c’è anche la sempre buona occasione per godersi la Pitina, particolare salume ancora volta friulano, “non insaccato e a base di carne ovina o caprina, nato alla metà del ‘800 dalla necessità di conservare la carne dei capi non più produttivi”, quasi spalmabile per quanto è cremoso, una bomba di sapore animale.
Brilla su tutti il settore degli Sfizi, ricco di delizie in conserva.
E’ un trionfo di cipolle tipiche, come quella straordinaria di Giarratana al forno, vera delizia che ricorda la preparazione tradizionale siciliana, la cui dolcezza supera l’acidità, magnifica in abbinamento con formaggi saporiti.
Si rimane in Sicilia con i Filetti di cipolla Paglina di Castrofilippo al peperoncino, dalla formidabile dolcezza che fa perdere la testa.
Sul piano dei condimenti, affascina il Pestat di Fagagna, tradizionale insaporitore naturale friulano a base di lardo, verdure ed erbe, “da utilizzare in cottura per insaporire carni arrosto o in umido, minestre, patate al forno, sughi, fagioli in padella”, il quale malgrado gli ingredienti risulta gentile nel suo regalare grande complessità d’altri tempi.
Commuove la vicenda della Passata di Pomodoro di Cesare, cultivar locale centenaria e autoctona di San Venanzo, piccolo comune della provincia di Terni in Umbria, la quale prende il nome dall’agricoltore che l’ha salvata dall’oblio, valorizzandola a promuovendola: ha un gusto sublime davvero unico, esaltato da un’assoluta freschezza.
Consente di scoprire una bella storia nascosta il Cioccolato Fondente con Nocciola intera Tonda Gentile Romana dop con tostatura speciale dei Trappisti che operano in questo campo dal 1884, in cui le materie prime svettano in un grande equilibrio.
Nell’ambito delle carni, si può provare la Costata Sashi di manzo finlandese “definita il wagyu europeo” per “l’elevata marezzatura delle sue carni” che ricorda “le marmorizzatissime carni giapponesi”: ha gradevoli sentori selvatici, è più tenace e meno succosa della media ma è apprezzabile la bontà del grasso.
Di enorme interesse la sezione dei biscotti che mostra un settore in forte crescita di consapevolezza e di ricerca intellettuale.
Lo dimostrano i prodotti della Biscotteria di Anna che usa soltanto la Farina di Romanella del Sannio semintegrale macinata a pietra, identitaria della zona dell’azienda che si trova a Baselice in provincia di Benevento: perfetta dimostrazione del progetto sono i deliziosi Vanesiotti alla vaniglia, ghiotti senza ruffianeria.
Un classico le Melighe di Mondovì che “vantano radici antichissime nella tradizione monregalese”, contrassegnate da farine macinate a pietra in un molino locale, tra cui spicca quella di mais Ottofile la cui stuzzicante granulosità si avverte piacevolmente anche alla masticazione.
Suggerito quindi un bel viaggio nel mondo del riso più raro e pregiato, come gli eccellenti Goio 1929 DOP S. Andrea, Carnaroli Grumolo delle Abbadesse e lo strabiliante Gigante Vercelli.
Ma c’è molto altro da degustare, facendosi guidare da una sana curiosità e dal desiderio di conoscere meglio le radici alimentari e quindi antropologiche del nostro Paese.
Nota di merito per il servizio clienti, attentissimo al cliente e pronto a intervenire anche telefonicamente pur di risolvere qualche problema o di soddisfare ogni richiesta, con gli addetti che dimostrano impegno, competenza e umanità.
Info: https://www.foodscovery.it/