Friggitoria con emporio e pizze: Napoli a Milano con Frjienno Magnanno
Forno da asporto, piatti di casa, eccellenze campane. Friggitoria. Come nei vicoli di Napoli. La pizza a libretto e quella fritta (ricotta, pepe, pomodoro, ciccioli o salame dolce). Gli arancini al ragù napoletano, le frittatine di bucatini, carne trita, piselli e besciamella. Le polpette di alghe (quelle dei pescivendoli), la mozzarella in carrozza e i pagnotielli di scarola, salsiccia e friarelli. Un rosario goloso. Poi ristorante e pizzeria, con i veri piatti della tradizione.
Luigi Amato ha vinto la sua battaglia gourmet a Frjienno Magnanno di via Benedetto Marcello a Milano. Un destino di famiglia da quattro generazioni. I Tommasino, capostipite Giuseppe, capo chef del Bella Napoli. Segue una filiera di ristorazione dop, con i figli e “zio Beppe Aiello, il mio maestro, che aveva il locale al Museo e Cucina Flegrea a Quarto. Dopo mesi di ricerca – racconta Luigi – io e mio fratello Carmine abbiamo convinto la famiglia ad aprire la Friggitoria su strada, il nuovo forno, il ristorante pizzeria rinnovato. Piazza Mercato, dove vendiamo la nostra selezione di prodotti. I carciofini violetto di Castellamare, le confetture extra di mela annurca campana Igp, la pera pennata di Agerola, l’albicocca del Vesuvio. Tutte da San Nicola dei Miri, Gragnano. La pasta Gentile Igp di Gragnano. Mozzarelle e bufale sono del casertano, il provolone del Monaco Dop. Pomodori del Piennolo, i pomodori gialli vesuviani. Il San Marzano Dop a raccolta tardiva (ultimi 15 giorni senz’acqua)”.
Le vasche dentro ospitano il pescato, mozzarelle, bufale, ricotta e provole affumicate in paglia. Il motto è “nonno, nonna, nipoti, nobili (la nobiltà del lavoro)”, il pizzaiolo di riferimento Ernesto Cacialli, al forno c’è un suo allievo. Le pizze sono anche gourmet o presidio Slow Food, come ’O miracolo di San Gennaro e la Genovese, con il ragù della sua carne. Ciccioli, salsicce, scarola e friarielli riportano ai bassi. Un trionfo di ragù e carne stufata anche nei primi. Carne e pesce. Dolci della penisola sorrentina, Acquavite di Albicocca del Vesuvio. Cantina con gli autoctoni giusti e le scontrose bollicine Asprino d’Aversa Doc.
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 9 agosto 2014.