Locale secolare di sterminata classe in cui godere di favolosi piatti della tradizione ravennate in un’atmosfera d’antan arricchita da un arredo di alta classe e scaldata dall’eccezionale cortesia del personale pari alla sua competenza: scopriamo la sua storia e quali sono i piatti imperdibili. (Clicca per leggere l’articolo.)
Finalmente prodotti a base del prezioso fungo ipogeo che rifiutano la chimica e ne offrono soltanto i meravigliosi profumi e sapori naturali, grazie ad attente lavorazioni artigianali e all’elevatissima qualità della materia prima, della quale la regione molisana produce circa il 40% di tutta la produzione italiana. (Clicca per leggere l’articolo.)
Il distributore trentino ha alzato il tiro anche nel settore dei distillati, proponendo non soltanto prelibatezze per mixologist ma anche perle culturali che narrano l’identità di popoli lontani e tradizioni ancestrali, offrendo un emozionante viaggio intorno al mondo: vi indichiamo le chicche imperdibili. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un locale che straripa di storia, per i personaggi importanti che ne sono stati clienti ma soprattutto per le prelibatezze qui inventate e le tradizioni ancora mantenute, tali da renderlo un’esperienza imprescindibile per chi ama i sapori da sogni ma anche l’alta qualità della vita: queste le specialità. (Clicca per leggere l’articolo.)
Si è celebrato alla Fiera di Roma l’evento più importante per chi in Italia ritiene il vino un bene culturale, ovvero la presentazione delle referenze per l’anno in corso di questo distributore trentino unico nel Paese per qualità della proposta ed elevazione intellettuale: scopriamo quali sono le novità. (Clicca per leggere l’articolo.)
Stefano Novello è stato un pioniere dei vini macerati e ha insistito nel produrli anche quando era difficile proporli al pubblico, convinto del contributo organolettico delle bucce al vino, soprattutto se tratte da uve frutto di una coltivazione rispettosa della natura: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una specialità nata dall’esigenza di conservare molto a lungo le castagne, frutto di un metodo antichissimo che rischiava di perdersi senza l’impegno della comunità di riferimento e la benedizione dell’associazione di Petrini: vi spieghiamo cos’è e come si produce. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un locale che affascina già per l’arredo e la fantasia nella proposta gastronomica, dove svetta una versione locale molto originale delle piadine romagnole che abbiamo provato per voi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una vicenda familiare di vitivinicoltura lunga oltre 150 anni per questa realtà che produce grandissime bollicine valorizzando anche l’ancora non abbastanza celebrato Pinot Meunier, distinguendosi per l’originalità della sinfonia di sapori che offre nel bicchiere: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una vera ghiottoneria ma sempre più rara, tanto da avere richiesto la tutela dell’associazione di Petrini per difenderne e valorizzarne la produzione, preservando le modalità tradizionali di preparazione: scopriamo come viene realizzata e da chi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Il principale motivo per andarci è un’interessante offerta di birre artigianali territoriali per la cui scelta si viene guidati da una giovanissima ma strepitosa addetta al servizio, mentre dal punto di vista gastronomico si può attingere a un’offerta varia che presenta qualche curiosità. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un salume di stratosferica bontà che nella sua zona assume enorme valore identitario, tanto da essere tutelato con un rigido disciplinare al fine di preservarne la lavorazione tradizionale e la cura artigianale: vi illustriamo come viene realizzato e che sapore ha. (Clicca per leggere l’articolo.)