Giappone, forse il padiglione più bello, eccetto la cucina…
Da più parti si sostiene che quello del Giappone sia il padiglione più bello di Expo.
Certamente è tra i più raffinati sul piano estetico ed eleganti su quello concettuale.
Già all’ingresso ti accoglie con una poesia visiva che incanta e rapisce, come potete vedere nel video che segue.
Il tema dell’alimentazione è declinato in maniera perfetta…
… ricorrendo a un congruo impianto testuale…
… pieno anche di ricette dettagliate…
… un ricco corredo iconografico..
… un effluvio di effetti speciali che irretiscono…
… e atmosfere spettacolari che immergono lo spettatore in intense emozioni, come potete verificare nel video qui sotto.
Unica nota dolente, paradossalmente, la ristorazione, la quale propone i due opposti senza alcuna conciliazione: un fast food etnico poco interessante…
… e comunque poco economico…
… oppure un ristorante elitario, il Minokichi che vantando la fondazione nel 1716 ha la presunzione di valere costi che vanno dagli 80 ai 220 Euro (sic!), per dei menu fissi pubblicizzati da un semplice foglio A4 (che vedete qui sotto), senza alcuna spiegazione dei piatti, ma soprattutto senza la possibilità di ordinare alla carta: pare che siano pieni di prenotazioni, alla faccia dei declamati sforzi socio-politici di Expo contro la fame nel mondo e gli inviti populisti a calmierare i costi del cibo.
Da un padiglione così attento all’intelligenza dei visitatori, ci si sarebbe aspettato che avesse altrettanta cura della congruità e sostenibilità della proposta gastronomica.
Info: www.expo2015.org