Gino Sorbillo, a Napoli il futuro della pizza ha un cuore antico
Se c’è qualcuno che sta portando prepotentemente la pizza napoletana nella modernità questo è Gino Sorbillo. Forte dei suoi trentanove anni, metà dei quali spesi davanti a un forno, Gino ha capito che anche la tradizione più antica deve dialogare con i linguaggi contemporanei, se vuole mantenersi in vita e rafforzarsi.
Questo senza tradire minimamente la sua storia. E come potrebbe tradire la storia della pizza uno che viene da una famiglia che ha contribuito a scriverla.
Sorbillo è una famiglia storica di quest’arte: il nonno di Gino ebbe ventuno figli, tutti pizzaioli. Gino ne sente forte l’eredità, ma sa bene che oggi ogni attività ha bisogno di comunicazione. Così non si tira indietro quando c’è da sfoderare la sua favella brillante, allenata con le frequenti apparizioni televisive che hanno reso più sicuro l’eloquio e il modo di porsi in pubblico.
Ma se entri nel classico locale di via dei Tribunali 32, non c’è traccia di vanità mediatica: tutto è come una volta e il richiamo al passato è potente, come in quei cartelli che richiamano l’antica abitudine della “pizza oggi a otto”, grazie alla quale le persone in difficoltà potevano mangiarla subito e pagarla la settimana successiva.
Anche la sua pizza più radicale ha radici antiche. E’ la pizza a ruota di carretto, così chiamata per le sue dimensioni esorbitanti che la portano a esondare dal piatto.
E’ Gino Sorbillo a spiegarci questo tipo di pizza.
La Margherita di Sorbillo è di vecchia scuola: soffice, con impasto arioso e caduco, sormontata da ottimo fiordilatte ed eccellente salsa di pomodoro, con ricco contributo di salsa di pomodoro.
Con un impasto così buono, ogni condimento si esalta, quindi potrete divertirvi a scegliere tra le tante pizze in carta, dedicate in buona parte a chi lo ha preceduto in famiglia in questa nobilissima attività.
Gino è un fautore dell’eretico accostamento della pizza al vino. Da provare il Per’ e’ Palumm della casa: maturo, succoso, gradevolmente fruttato, senza spigoli, con una punta di acidità che lo rende perfetto con la pizza.
Abbiamo raggiunto Gino nel suo affollatissimo locale: per trovarlo, basta percorrere via dei Tribunali e notare dove c’è la fila più lunga.
Gino è una star, ma guai a distoglierlo dal suo vero amatissimo lavoro, creare e infornare pizze: tra ospitate televisive e conferenze internazionali, non vede l’ora di correre nella sua pizzeria per assolvere alla missione di famiglia.
Ci siamo fatti raccontare il suo mondo, protagonista del presente, proiettato al futuro, ma solidamente poggiato su un glorioso passato.
Info: www.sorbillo.it