In gita sul Po nel parmense, per capire com’era un tempo e com’è oggi
Un fiume dalla monumentale portata, anche nella storia della nostra civiltà che ha contribuito a plasmare e fare evolvere con il suo perenne scorrere: per questo capire le evoluzioni del Po aiuta a comprendere anche i cambiamenti di chi lo ha abitato e di quanti continuano a viverci, quindi parte della nostra stessa identità.
Per tale ragione è stato estremamente interessante partecipare a una traversata del tratto del Po che lambisce il territorio della provincia di Parma, in occasione del 1° Grande Festival Nazionale dedicato al fiume Po mei mesi scorsi da Massimo Spigaroli dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (http://www.anticacortepallavicinarelais.it/event/po-festival-141516-aprile/).
Con il suggestivo titolo “Il traghetto sul Po da Polesine Parmense a Stagno Lombardo”, ci si è immersi nell’immensa bellezza fluviale di questo tratto che dona suggestioni a iosa.
Nel video che segue, alcuni momenti della piccola traversata.
Durante l’ammirazione del paesaggio, abbiamo chiesto a colui che ci guidava, Stefano Barborini di FiumePoEu (https://www.facebook.com/fiumePOeu-101960313178589/), di narrarci com’era il Po nel parmense e come si presenta, cambiato, al giorno d’oggi: ci ha risposto davanti alla nostra telecamera, nel video che segue.
Un’esperienza che ha stimolato amore per questi luoghi, rispetto per la loro Storia, interesse sincero per il suo futuro.
Del resto si tratta sempre di quel fiume che affascinò il genio di Leonardo da Vinci, come ricorda il cartello riprodotto qui sotto.
Per vivere questa esperienza insieme culturale e ludica, si può contattare proprio la struttura di Stefano Barborini, imprenditore turistico che naviga sul Po “per passione, cercando di fare conoscere al meglio il Grande Fiume”, ricordando l’esempio del suo maestro Mario Sartori (info: http://www.fiumepo.eu/?fbclid=IwAR3qCNsA6Z7s7t9NdsrJV4D0hDRp6JikRYCeTIdTKmcsthFaQH_Bj9rAnkk).
Spirito dell’iniziativa del Traghetto Polesine Parmense – Stagno Lombardo è far comprendere “come era, come è, come sarà il nostro fiume”.