Un grande vino segue la natura e rifiuta la botte di legno
Poche esperienze nella vita possono competere con la soddisfazione che dà bere il Barbacarlo.
Pochissime emozioni possono essere forti quanto quelle donate da parole e pensieri di Lino Maga, il vignaiolo che produce questo vino unico al mondo a Broni, a pochi chilometri da Pavia.
Un vino amato da tutti, dalle guidarelle onaniste fino ai poeti intransigenti della scrittura enoica, come Luigi Veronelli e l’innamoratissimo Gianni Brera che – comprensibilmente – non perdeva occasione per lodarlo.
E’ fatto con le uve del suo territorio, Croatina, Uva rara, Ughetta e un pizzico di Barbera.
Ma soprattutto è fatto con amore radicale da un grande Uomo che segue soltanto la Natura e rifiuta categoricamente l’uso delle botti di legno, come dovrebbe fare ogni vignaiolo dotato di coscienza e sensibilità.
Così il Barbacarlo viene ogni anno diverso, fregandosene delle mistificazioni degli enologi, categoria che Maga ha sempre tenuto lontana dal suo mondo pulito e spontaneo, privo di artifici.
E se un anno la Natura non ha fatto venire bene le uve, allora quell’annata non si farà il vino, come è accaduto nel 1992 e come soprattutto dovrebbe accadere sempre: l’onestà lo pretenderebbe da tutti i produttori.
Preparatevi a emozionarvi anche voi, perché da adesso, sulla nostra testata, inizia a parlare lui in persona, Lino Maga: imperdibile e indimenticabile.