Grappa De.Co. di Silvano D’Orba (Alessandria)
A Silvano D’Orba, in provincia di Alessandria, il distillato principe italiano è ritenuto talmente identitario da essersi proclamato il Borgo della Grappa. E’ avvenuto nel novembre del 2004, quando l’Amministrazione del Comune ha decretato l’attribuzione della De.Co. (Denominazione Comunale di Origine) alla grappa locale prodotta in città.
A creare questo fenomeno, la presenza di due antiche distillerie che hanno fatto scuola in tutta Italia, la Gualco fondata nel 1870 e l’Antica Distilleria BorBar del 1976. A quest’ultima però si deve la notorietà dei distillati locali, perché produce la celeberrima grappa Barile, oggetto di un culto sfrenato, al quale ci associamo, destinataria di premi certi da ogni parte del mondo e del leggendario apprezzamento di Luigi Veronelli che l’avrebbe definita la migliore d’Italia.
Barile, di stanza a Genova, è andato fino a Silvano d’Orba per produrla: ha valicato, sia pur di poco, i confini della sua Liguria per venire a trovare qui le vinacce di Dolcetto da distillare, tra le migliori per fare una buona grappa. Infatti Barile utilizza esclusivamente queste.
Tre le tipologie di invecchiamento. Regna ovviamente quella primigenia, distillata ormai quasi quarant’anni fa: l’ocra intenso alla vista annuncia una potenza arcaica al palato. Un dito di questa grappa può regalare il paradiso e talmente ne avverti la preziosità che sei portato a gustarne goccia per goccia, lentamente.
Tralasciando l’invecchiamento di mezzo, ancora meno convincente, meglio puntare poi sulla versione più giovane, con quattro anni di affinamento: candida, fresca, profumatissima, tanto morbidamente accattivante da potersi sostituire a un passito per accompagnare i dolci.
A dimostrare di essere l’anima della produzione locale, Barile da anni organizza la Festa della Grappa a Silvano d’Orba, accendendo i riflettori sul paesino.
Poi però se ne torna nella sua Genova, dove lo si può trovare ai tavoli della Pasticceria Liquoreria Marescotti di Cavo, in cui le sue grappe sono sempre in bella mostra.
Qui fa lunghe chiacchierate con il gestore del locale, Alessandro Cavo: nessuno meglio di lui quindi può parlarci della grappa di Barile.