Grotta Mangiapane a Custonaci (TP), viaggio nella Sicilia di un tempo
Preistoria, Archeologia, Antropologia, Storia antica e moderna, Folklore, Tradizioni religiose, Natura, sono innumerevoli le discipline che occorre interrogare per spiegare l’enorme fascino della grotta Mangiapane, a Custonaci, in provincia di Trapani.
Un tempo sommersa dalle acque, come testimoniano i fossili marini che conserva al suo interno, una volta venuta in superficie è stata eletta a luogo di dimora collettiva dall’Uomo che la abita fin dal Paleolitico.
Da sempre luogo di riparo e coesistenza rurale per uomini e animali, nei tempi recenti assume il nome di Mangiapane mutuandolo dalla famiglia che ha abitato la grotta fino ai primi anni ’50…
… prima che un gruppo di cittadini illuminati ne comprendesse anche il valore culturale e la trasformasse in un imperdibile luogo da visitare.
Il complesso che si sviluppa intorno alla grotta Mangiapane, la più grande e significativa delle Grotte di Scurati, tra l’800 e il ’900 era stato trasformato in un borgo abitato.
Una volta abbandonato, ha serbato tracce di attività umane e artigianali oggi pressoché scomparse, assurgendo allo status di luogo della Memoria di grande valore testimoniale.
Un’associazione culturale della zona ha avuto la felice intuizione di rendere fruibili al pubblico botteghe e dimore del borgo, ricreando così il piccolo mondo antico che si sviluppava intorno alla grotta.
A diffonderne la notorietà della grotta, l’idea di ambientarvi un presepe vivente che attira le folle nel periodo natalizio (www.presepeviventedicustonaci.it), nonché l’essere stata location di alcune puntate della fiction Il commissario Montalbano.
Sul posto, si viene accolti dall’esuberante istrionismo di Andrea Oddo, sempre pronto a raccontare la storia della Grotta Mangiapane ai visitatori: lo abbiamo filmato all’opera.
Fornai, cardatori, barbieri…
… osti…
… ciabattini…
… intagliatori, falegnami, vignaioli…
… non c’è mestiere antico che non sia stato svolto nel borgo della Grotta Mangiapane: questi luoghi di lavoro sono stati restaurati e riallestiti in funzione didattica, per consentire ai visitatori di immaginare le attività che vi si svolgevano.
Tra gli ambienti più grandi, quello che ospita l’intero ciclo della produzione dell’olio, con un antico frantoio ancora funzionante.
Ad alimentare l’autenticità del sito, alcuni animali da cortile che vi vivono in pacifica coesistenza con il passaggio dei turisti.
Abbiamo raccolto appunti visivi della lunga ma affascinante visita a questo singolare sito: ve li offriamo nel video che segue.
Info: www.prolococustonaci.it