Grotte di Frasassi, lo spettacolo della natura sotterranea nel cuore dell’Appennino marchigiano
Una discesa nel cuore dell’Appennino per apprendere quanto possa essere mozzafiato anche un paesaggio lunare e umbratile, rivelazione della bellezza della natura pure quando essa è sotterranea e occultata ai nostri sguardi superficiali: offrono tutto questo e ancora di più le Grotte di Frasassi che si trovano nelle Marche nel territorio di Genga in provincia di Ancona, occasione per farsi stupire non soltanto dalla grazia ma anche dalla complessità scientifica del mondo che abitiamo.
La visita consiste in “una passeggiata di circa 1h e 15 min. accessibile a tutti ad una temperatura di 14 gradi costanti tutto l’anno” per la quale sono consigliate “scarpe comode e una felpa durante i mesi estivi”.
Una visita resa possibile da un lunghissimo lavoro, visto che “una sistematica ricerca di speleologi e geologi nella zona di Frasassi ha avuto inizio nel 1948, grazie all’attività del Gruppo Speleologico marchigiano di Ancona”, anche se “nel periodo tra le due guerre vi furono alcune esplorazioni e ricerche di studiosi di preistoria e di scienze naturali, ma furono episodi sporadici”.
Un susseguirsi di sforzi che hanno portato a conquistare ambiente per ambiente questo grande complesso roccioso sotterraneo, in un crescendo foriero di entusiasmo nel momento in cui davanti agli occhi degli speleologi si rendevano evidenti “lo splendore e la singolare bellezza” di tale mondo prima nascosto.
Un eco-sistema ipogeo la cui cura e divulgazione iniziano sul finire del 1972 quando venne costituito il Consorzio Frasassi “con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare le grotte di Frasassi e il territorio comunale entro cui si trovano”, producendo la realizzazione di “una galleria artificiale di oltre 200 metri che conduceva all’ingresso della Grotta Grande del Vento” cui fu aggiunto un comodo percorso di circa 600 metri per generare le “condizioni minime per rendere accessibile ai turisti una delle parti più belle della Grotta Grande del Vento”. L’apertura avviene il 1° settembre 1974 e “da allora numerosi turisti continuano a visitare questi luoghi incantevoli in cui possono apprezzare la bellezza, lo splendore e la maestosità della natura”.
L’importanza del sito è certificata dai rilievi geomorfologici che hanno consentito di stabilire come “l’apertura e l’evoluzione della Gola di Frasassi sono state realizzate dal taglio progressivo del rilievo calcareo spartiacque costituito da Monte Valmontagnana – Monte Frasassi, lungo i versanti del quale scorrevano corsi d’acqua diametralmente opposti che, integrati sia dalle fratture della roccia sia da un particolare e grandioso carsismo, hanno reso possibile la cattura delle acque del bacino imbrifero dell’entroterra appenninico, originando l’attuale assetto idrografico”.
I visitatori ascoltano sempre con grande interesse queste e altre descrizioni tecniche degli ambienti delle grotte…
… ma è innegabile che ben presto sia lo sguardo a prendere il sopravvento, incantato da un mondo misterioso avvolto sì dalla penombra…
… ma reso intellegibile da un’eccellente illuminazione capace di svelare i particolari importanti…
… in un ammaliante gioco di chiaroscuri che sembra avere richiami con la pittura caravaggesca come con il cinema espressionista…
… mentre appaiono alla stregua di sculture di un grande artista certe formazioni naturali dalle forme saettanti…
… soprattutto quando sfidano la forza di gravità pendendo dall’alto con sublime soavità aerea…
… fino a donare il massimo dell’emozione all’apparire di piccolissimi specchi d’acqua che si incuneano tra le escrescenze litiche…
… palesando con i loro riflessi liquidi ulteriori aggiunte alla meraviglia estetica.
Il percorso di visita potrebbe sembrare impegnativo e invece scorre leggero, sia per merito di scale e passerelle disposte in maniera intelligente per rendere accessibile l’esperienza, sia per effetto del costante senso di stupore visivo capace di annullare qualsiasi spunto di fatica.
Un viaggio nelle viscere della terra capace di offrire una nuova prospettiva all’osservatore e la rara opportunità di allargare le riflessioni anche all’interno della propria interiorità più recondita.
Info: https://www.frasassi.com/