Grotte di Pertosa-Auletta (SA), visita al cuore della montagna navigando un fiume sotterraneo
Un’esperienza di visita che gioverebbe a ciascuno di noi, perché ritrovarsi di fronte alla gigantesca monumentalità della Natura ti riconduce alla reale dimensione di essere umano con i suoi limiti non soltanto corporei, mentre il percorso nelle viscere della terra ripropone all’intelletto la curiosità per il non visto e il rispetto per la complessità che ci circonda, tutto questo mentre lo sguardo viene invaso da una grazia estetica sconvolgente: sono infinite e potenti le emozioni offerte Grotte di Pertosa-Auletta in provincia di Salerno, ancora più sorprendenti se si pensa che tanto piacere nasca dall’osservazione di un fenomeno in realtà di grande valore scientifico.
Si trovano nelle vene del massiccio dei Monti Alburni e rappresentano “uno dei geositi focali del Geoparco Cilento e presentano due unicità: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro; ma sono anche le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.”.
Peculiarità che aggiungono valore pedagogico alla visita del sito, poiché uscendo dal tragitto di visita ci si accorge di avere davvero imparato qualcosa.
Ma l’arricchimento qui riguarda ogni aspetto dell’animo umano, poiché a ogni passo si incontra uno spettacolo di sedimenti cristallizzati da millenni capaci di tradursi in forme scultoree e fantasiose plasticità da fare invidia all’arte contemporanea, anche se per ogni singolo effetto di tale lento scorrimento del tempo esiste sempre una precisa spiegazione epistemologica.
Qui entrano in campo le ottime guide arruolate dall’eccellente gestione della Fondazione Mida, operatori appassionati e competenti che manifestano il profondo amore per la divulgazione di questo giacimento di cultura e stupore, accompagnando i visitatori lungo i tragitti creati nel pieno rispetto delle forme createsi naturalmente, illustrando ogni particolare con parole chiare e avvincente tecnica di esposizione verbale, offrendo con generosità sempre risposte dettagliate anche alle continue domande dei curiosi.
La visita è estremamente comoda e accessibile a tutti proprio grazie al suo essere turisticamente attrezzata ma nel pieno rispetto dell’ambiente ipogeo circostante, resa ancora più suggestiva da un impianto di illuminazione di ultima generazione che non si limita a fare luce sui punti più interessanti, bensì riesce anche a creare effetti da regia teatrale, giocando con la penombra, i riflessi, i contrasti, creando sensazioni drammaturgiche che esaltano la sensibilità del visitatore.
Naturalmente il momento più esaltante è rappresentato dal contatto con il citato fiume sotterraneo, fin dalla sua apparizione che già offre un sussulto, passando per il brivido avventuroso del salire in barca, fino al senso di pace del suo attraversamento con una particolare navigazione assistita da un argano il cui movimento sul pelo dell’acqua è quindi generato non dal movimento dei remi bensì da un insolito traino manuale.
Lo sciabordio dell’acqua solcata dalla barca è in buona parte l’unico suono avvertito, prima che irrompa il moderato furore di una cascata: perfino le guide in questo tratto limitano le spiegazioni, proprio per non togliere magia al silenzio del cuore della terra, come potete vedere in questo breve video.
Si tratta del culmine di un autentico viaggio che parte dalla Sala delle Meraviglie per poi raggiungere passeggiando la Sala del Trono e la Grande Sala di 24 metri, intorno alla breve ma incantevole traversata fluviale: in tutto circa tremila metri di concrezioni, stalattiti, stalagmiti, minuscoli bacini d’acqua.
Della perfetta gestione colpisce anche l’attenzione verso il visitatore, dall’informarlo che “la temperatura all’interno delle grotte è costante tutto l’anno ed è di circa 16° con un tasso di umidità elevato, pertanto è consigliabile anche nei periodi più caldi portare scarpe chiuse e una giacca”, alle tante misure di sicurezza in grotta, la prima cardioprotetta in Italia per merito della presenza del defibrillatore e di personale addestrato per il primo soccorso, cui si aggiungono un “moderno impianto radio per rimanere sempre in contatto con l’esterno, percorsi orizzontali e antiscivolo, copertura assicurativa compresa nel biglietto d’ingresso”.
E’ anche per questo che le Grotte di Pertosa-Auletta sono diventate una delle più importanti tappe turistiche non soltanto della zona del Cilento ma di tutta l’Italia Meridionale, capitalizzando capacità organizzative maturate in decenni di apertura al pubblico, visto che qui si accolgono visitatori dal 1932.
Info: https://fondazionemida.com/grotte-pertosa-auletta