Heida Veritas di St. Jodern Kellerei, il recupero in Svizzera di una secolare tradizione alpina
Un’antichissima uva dell’arco alpino che in territorio svizzero ha sviluppato da millenni proprie peculiarità e oggi risplende grazie al duro e appassionato lavoro dei soci di una cooperativa: è la storia di grande fatica ma anche di altrettanto immenso amore identitario della cantina St. Jodern Kellerei che ha sede a Visperterminen nel Canton Vallese, nel distretto di Visp, dove cura e valorizza le uve di Heida.
Si tratta del remoto e ancora in parte da indagare vitigno Savagnin che in Svizzera ha assunto nel tempo caratteri propri e anche una sua denominazione originale, Heida, termine che indicava i pagani e probabilmente faceva quindi riferimento agli scambi ampelografici tra popolazioni ancora prima dell’arrivo dei Romani e dell’affermazione del cristianesimo.
Un immenso giacimento storico di cui si è preso carico St. Jodern Kellerei, cooperativa di 600 soci scaturita da un progetto avviato nel 1979 per il consumo domestico ma cresciuto così tanto da spingere all’attività imprenditoriale, anche e soprattutto per non disperdere un patrimonio ambientale fatto di muretti a secco necessari per contenere terreni con forte pendenza in cui la lavorazione avviene rigorosamente (e necessariamente) a mano, in appezzamenti nei quali a volte l’accesso è consentito soltanto a piedi.
Un progetto che ha spinto molti giovani a un ritorno alla terra, magari con piccole particelle ereditate dai nonni, grazie all’attrazione di una vitivinicoltura eroica di montagna resa vocata sul piano agricolo da una grande escursione termica, con l’aggiunta del fascino di lavorare antiche viti a piede franco dalle radici molto profonde, in tutti i sensi.
Nel presentare St. Jodern Kellerei, il distributore italiano Proposta Vini spiega che “Visperterminen è un paese di circa 1.400 anime posto a 1378 m/slm da cui si gode una vista spettacolare sul Dom (4545 m), i vigneti, tra i più alti d’Europa, collocati in mirabili muretti a secco aggrappati alla montagna; è la culla privilegiata dell’uva Heida (conosciuta nel Vallese francese come Païen) dove viene coltivata in parte ancora su piede franco. Vi si coltivano inoltre Fendant, Rèze, Muscat, Gamay e altre uve”.
Per approfondire il ritratto della struttura e del suo territorio, abbiamo chiesto un intervento a Gianluca Telloli, Responsabile Selezione e Ricerca di Proposta Vini, coltissimo esperto anche della vitivinicoltura in Svizzera: possiamo ascoltarlo qui di seguito.
L’azienda aggiunge che “nel 1980, 120 soci di una cooperativa hanno potuto consegnare per la prima volta le loro uve al St. Jodern Kellerei di nuova costruzione: da quel giorno oltre 500 soci della cooperativa ci hanno aiutato a produrre circa 300.000 litri di vino all’anno che travasiamo in circa 400.000 bottiglie nella nostra cantina; la passione, il vino come filosofia di vita e il nostro desiderio di raggiungere la massima qualità sono le tre componenti che guidano il nostro lavoro quotidiano”.
Lavoro concentrato sulle uve qui secolari (“più di 100 anni”) di Heida, le quali crescono nei vigneti di Visperterminen fino a un’altitudine di 1.150 metri sul livello del mare, dato che le rende “il vitigno coltivato nel vigneto più alto d’Europa”.
Heida Veritas propone un bouquet di ananas sciroppata con un tocco di zafferano, mentre al palato un corpo soave esprime susina gialla, mandarino tardivo di Ciaculli, tè verde e camomilla, insieme a una continua nota minerale, per una beva di grande eleganza.
A rappresentare questa realtà è Luisa Hock, cui abbiamo chiesto di scendere nei dettagli dell’attività della St. Jodern Kellerei: ci ha risposto nel video sottostante.
Info: https://www.jodernkellerei.ch/shop/en/wines/heida-veritas-aoc-valais-visperterminen-2018-14
Distribuzione: https://www.propostavini.com/prodotti/scheda/heida-veritas-vechjodhes18/