I Giovani Ristoratori d’Europa in piazza Scala per Fuori Expo
Giovani, soprattutto nelle idee, ed europei. Nell’anno decisivo dell’Expo la sezione italiana del JRE, Jeunes Restaurateurs d’Europe, presenta la piattaforma e le idee forti di un brand che, oltre agli eventi e le partnership, guarda alla formazione e al sociale. Appuntamento all’Argentario Golf Resort di Augusto Orsini, passaggio di consegne fra il presidente uscente Andrea Sarri e Marco Stabile, chef stellato dell’Ora d’Aria di Firenze.
Presentazione dei nuovi associati, che vengono selezionati, votati e scelti dai colleghi. Deborah Corsi del ristorante La Perla del Mare di san Vincenzo, Giulio Coppola de La galleria di Gragnano, Stefano Deidda Dal Corsaro di Cagliari, Riccardo De Prà del Dolada di Pieve d’Alpago (Belluno), Emanuela Tommolini dell’Osteria Espri di Colonnella (Teramo), l’unico menù vegetariano. Belle semplici storie di talento e passione.
Marco Stabile e Martino Crespi, il manager JRE, hanno raccontato l’ulteriore crescita dell’associazione, l’unica credibile e coesa del panorama italiano (altre sigle hanno altre mission, la Michelin è strumento di lavoro su un format del lusso francese lontanissimo dalla nostra biodiversità).
JRE sarà presente al fuori Expo, nei sei mesi, con un temporary restaurant sui tetti di piazza della Scala: 24 posti a pranzo e 24 a cena, con gli chef italiani ed europei a rotazione. Saranno a Taste Milano e continua la collaborazione con i Plan Hotel della Diamonds alle Maldive e Zanzibar.
Confermati e contenti gli sponsor storici, dal tecnico Electrolux, ad Antinori e Berlucchi, Riso Acquerello, Grana Padano. E Pilsner Urquell che ha annunciato la sua birra non pastorizzata al Padiglione della Repubblica Ceca.
La formazione. JRE collaborerà con l’Istituto Alberghiero Erminio Maggio di Stresa, il primo in Italia (1938), con lezioni e stage agli studenti, un attestato JRE e due borse di studio per uno stage retribuito europei per i migliori. Il sociale. Continua l’adesione alla campagna Le Arance della salute per la ricerca dell’Airc. Condè Nast pubblica con Traveller la nuova guida e i ritratti creativi di Massimo Pisati.
Nuovi italiani e quattro chef ospiti.
Onore ai nuovi, nello splendido Resort battuto dall’acqua verticale. Cucinano loro il lunch d’accoglienza.
Due idee su (bravi) tutti. I ravioli con tartufo, ruspanti e buonissimi, non i sofisticati ravioli trasparenti ai gamberi rossi su verdure croccanti, della giovane chef livornese Deborah Corsi.
E la rivisitazione della minestra maritata campana di Giulio Coppola, allievo di Cannacciuolo, con la sua variante di pesce (calamaro, gambero crudo e polpettine di merluzzo).
Gala Dinner con gli Chef ospiti europei: Vincent Florizoone, Belgio, in un vitello tonnato fiammingo, marinato in birra affumicata a la minute, insalata alla birra rossa. Alzata la cloche, botta olfattiva di affumicato, vitello tiepido, piatto notevole. Eduard Jaisler, Germania, con pancetta di maiale laccata (nello stecco), con polpo fritto, patate dolci, arachidi e latte di cocco. Divertente lo stecco, delizioso il polpo.
Luca Collani del Baldin di Sestri Ponente con un meno convincente Riso Acquerello, prescinseau, pesto di Prà, spuma di Baccalà e olio alla nocciola. Xavier Sala, Spagna, con stufato di guancia di vitello di chianina aromatizzato con erbe toscane e prè di patate (la miglior guancia da tempo). Teo Fernetich, Croazia, con flirt di cioccolato bianco e limone. Notevole. Verticale Pommery fino al Cuvée Louise 2002.
Spaghetti di mezzanotte con un gruppo di chef, stellati e non, a lottare con la fame, il bollitore e due sughi: un tonno bianco, riserva 1994 di Pomata, e abbondante spolverata di buccia d’arancia. E un rosso laziale con pancetta, diciamo amatriciana wild. Risate, ospiti europei divertiti e golosi. Meglio il tonno, forse c’era anche il peperoncino.
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 21 marzo 2015.